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Referendum sulle trivelle: voto per gli elettori temporaneamente all'estero

Per avvalersi di questa facoltà gli elettori temporaneamente all’estero devono trasmettere, al Comune di iscrizione nelle liste elettorali, una dichiarazione di opzione per il voto per corrispondenza entro il 26 febbraio

Domenica 17 aprile è programmato il Referendum abrogativo della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa abbiano la "durata della vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale". Dall'1 gennaio, con l’entrata in vigore della legge 52 del 6 maggio 2015, per le elezioni referendarie, gli elettori che si trovano temporaneamente all’estero, per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi (nel quale ricada la data di svolgimento della consultazione), possono votare per corrispondenza nel luogo di dimora estero. 
Tale possibilità è estesa anche ai famigliari conviventi. Per avvalersi di questa facoltà gli elettori temporaneamente all’estero devono trasmettere, al Comune di iscrizione nelle liste elettorali, una dichiarazione di opzione per il voto per corrispondenza entro il 26 febbraio (10° giorno successivo alla pubblicazione del Decreto di indizione del Referendum).

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