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Regionali, il PRI: "Quanto sta accadendo nel Pd non può lasciare indifferenti"

"In una fase così delicata per la vita democratica del Paese e della nostra regione, credo occorrerrebbe non solo maggior cautela, ma anche più sobrietà nelle dichiarazioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Quanto sta accadendo nel Pd non può lasciare indifferenti. In una fase così delicata per la vita democratica del Paese e della nostra regione, credo occorrerrebbe non solo maggior cautela, ma anche più sobrietà nelle dichiarazioni. In questo senso trovo inopportuni i rilievi in stile berlusconiano che l’on. Pagani ha rivolto nei confronti dell’indagine che vede coinvolti l’on. Ricchetti e il segretario regionale del PD Stefano Bonaccini. Parlare di “giustizia ad orolegeria” o di “metodo nella casualità” per un’indagine in atto da oltre un anno e mezzo è quantomeno azzardato. Quanto a Bonaccini, dal momento che lui stesso ha dichiarato di non volersi legittimamente ritirare dalle primarie, ritengo che non sia sufficiente aver reso le giustificazioni e mostrato le carte ai magistrati, se le stesse carte e le stesse giustificazioni non vengono rese anche agli elettori. Solo con questi comportamenti si dimostrerebbe  la distanza con gli stili che si sono biasimati e l’effettiva rottura con la vecchia politica".

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