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Registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omosessuali, Bakkali (Pd): "Siano riconosciuti i loro diritti"

La deputata ravennate presenta un'interrogazione al ministro Piantedosi: "Come intende assicurare ai bambini con genitori dello stesso sesso il riconoscimento dello status di figli?"

La parlamentare ravennate del Partito Democratico, Ouidad Bakkali, con il collega Zan, ha presentato martedì un'interrogazione con risposta immediata al Ministro dell’Interno Piantedosi per sapere "come il ministro intenda assicurare alle bambine e ai bambini con genitori dello stesso sesso il riconoscimento dello status di figli e piena tutela del diritto all’identità personale".

"Nelle ultime settimane – ha dichiarato in aula Bakkali – alcuni Comuni hanno annunciato l’intenzione di interrompere le registrazioni anagrafiche delle bambine e dei bambini con genitori dello stesso sesso, sulla base di indicazioni giunte dalla locale Prefettura; fino a tale momento, numerosi Comuni avevano proceduto alle registrazioni anagrafiche".

"Successivamente, alcune Procure della Repubblica, tra cui quella di Milano, quella di Padova e quella di Belluno, - prosegue la parlamentare dem - hanno acquisito gli atti di nascita già formati per valutarne l’impugnazione; nel caso di Padova, in particolare, si tratta di ben 32 atti di nascita formati a partire dal 2018 e, dunque, relativi a bambine e bambini i quali, per anni, hanno goduto di uno status, quello di figli di entrambe le proprie madri, che oggi rischia di essere cancellato, esponendoli al rischio di pesanti violazioni dei loro diritti fondamentali".

"La cancellazione di uno dei due genitori e, più in generale, l’impossibilità di riconoscere alle bambine e ai bambini con genitori dello stesso sesso il legame con entrambi i genitori, espone le famiglie omogenitoriali a pesanti difficoltà quotidiane, oltre a negare alle bambine e ai bambi la pari dignità sociale. Quali iniziative – conclude Bakkali –  intende intraprendere il Ministro in indirizzo al fine di assicurare alle bambine e ai bambini con genitori dello stesso sesso il riconoscimento dello status di figli e piena tutela del diritto all’identità personale, garantendo loro uguaglianza di trattamento e la piena tutela dei loro diritti fondamentali, nel solco dei principi  costituzionali e delle normative sovranazionali?”. Il collega Zan ha concluso affermando: “Vi riempite la bocca di parole a difesa della famiglia, ma la verità è che di questi bambini non vi importa nulla”.

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