Bimbi e genitori separati: proposto a Ravenna il Registro della Bigenitorialità
Il Registro Comunale della Bigenitorialità, spiega Simone Lucchi segretario dell'associazione “Genitori Per Sempre”, "è provvedimento che tutela i diritti dei bambini e ad affermare il ruolo di entrambi i genitori anche in caso di separazione o divorzio"
Il consigliere comunale di Forza Italia, Alberto Ancarani, ha presentato un ordine del giorno per portare in discussione il tema della bigenitorialità anche nella massima istituzione cittadina ravennate. Il Registro Comunale della Bigenitorialità, spiega Simone Lucchi, segretario dell'associazione “Genitori Per Sempre”, "è provvedimento che tutela i diritti dei bambini e ad affermare il ruolo di entrambi i genitori anche in caso di separazione o divorzio e che aiuta le famiglie ad affrontare nel modo migliore il trauma della separazione, affermando il diritto e il dovere di ciascun genitore ad esercitare il suo ruolo".
"Il registro è istituito all’anagrafe e ad esso si possono iscrivere i figli di tutti i genitori con residenze diverse, qualunque ne sia il motivo.
La residenza resta una sola, ma le comunicazioni che riguardano il bambini dovranno fare riferimento ai due domicili indicati dai genitori; unico vincolo sarà l’assenza di limiti alla potestà genitoriale - illustra Lucchi -. Il registro produce effetti concreti consentendo ad entrambi i genitori di esercitare meglio il loro ruolo per diritti, doveri e responsabilità.”
"Sebbene dal 2006 in Italia sia in vigore la legge 54 che prevede l'"affido condiviso" come scelta prioritaria, troppo spesso i bambini, figli di genitori separati, continuano a vivere il rapporto con i genitori come fosse in vigore il vecchio “affido esclusivo” - prosegue Lucchi -. Occorre ribadire il principio culturale cardine su cui ruotava la riforma : il diritto dei bambini alla bigenitorialità. Oggi troppo spesso il genitore cosiddetto collocatario accentra su di se tutti i diritti, doveri e responsabilità a volte perché tende ad alienare dalle questioni l’altro genitore e a volte perché è l’altro genitore che preferisce deresponsabilizzarsi demandando tutto al genitore collocatario. Un bambino che si sente tutelato e seguito da entrambi i genitori crescerà più sereno e vivrà con più certezze il proprio status di “figlio di genitori separati”.
"L’Associazione Culturale “Genitori Per Sempre” ha iniziato la sua opera di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, avviando un percorso partecipato con alcune amministrazioni locali su alcuni strumenti utili alla giovane cittadinanza. Diversi grandi Comuni in Italia si sono già mossi in tal senso, dal capofila Parma fino ad arrivare, in ordine cronologico di approvazione, a Verona , la sfida ora è lanciata a tutti i comuni romagnoli per creare una “rete di tutela alla bi genitorialità”", conclude il segretario dell'associazione "Genitori per Sempre"