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Capanni, Guerra (Lega): "Dal dibattito proposte importanti che il Comune deve tener conto"

"Se qualcuno ritiene che le oltre 150 persone che hanno partecipato al dibattito pubblico dello scorso 15 dicembre fossero simpatizzanti del movimento che rappresento in Consiglio Comunale si sbaglia di grosso"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Se qualcuno ritiene che le oltre 150 persone che hanno partecipato al dibattito pubblico di lunedì fossero simpatizzanti del movimento che rappresento in Consiglio Comunale si sbaglia di grosso. Le modalità date a questo incontro e i temi affrontati ritengo abbiano soddisfatto tutti in quanto l'intento era proprio quello di rendere trasversale l'argomento, proponendo soluzioni ma soprattutto raccogliere le proposte dei partecipanti alle quali dar voce all'interno delle Istituzioni e del Consiglio Comunale. E questo e ciò che ho cercato di fare. E' stata l'occasione per descrivere alcuni degli emendamenti che avevo predisposto sul Regolamento delle concessioni, fra i quali la richiesta di un equo indennizzo, ma è stato soprattutto il momento per descrivere un criterio meritocratico dimenticato dall'Amministrazione Comunale ma messo a punto insieme e quindi approfondito dalla stessa Cooperativa Fruitori degli Ambiti Naturali Ravennati.

Sono soddisfatto non solo per l'ampia partecipazione, ma per il meccanismo di confronto e di condivisione che si è creato con i partecipanti e con le Associazioni presenti al dibattito. Ho difatti impiegato un paio di giorni per modificare i miei emendamenti in funzione dei suggerimenti raccolti. Proprio stamane ho presentato il documento che propone una modifica sostanziale all'impostazione del Comune mirata all'assegnazione delle aree sulla base dell'offerta più alta, fingendo di tutelare il conduttore "storico" che ha la sola possibilità di adeguare la propria proposta economica. I punti cardine ruotano sul criterio meritocratico, sull'indennizzo che avevo proposto sin dalla prima commissione consiliare e sulla revisione delle tariffe richieste. Viene proposto un indennizzo che sarà quantificato tramite perizia al primo passaggio di conduzione dell'area e del capanno. Ciò per compensare i costi di coloro i quali andranno a realizzare le riqualificazioni imposte dal Regolamento "edilizio" dei capanni, ma anche per riconoscere il merito di quei capannisti che non hanno necessità di intervenire avendo rispettato sempre i regolamenti e i dimensionamenti delle strutture e non avrebbero da esibire fatture recenti. Successivamente al primo passaggio di conduzione delle aree, si richiede di applicare l'indennizzo come nel Comune di Cervia, basato sui costi di "mantenimento" e di "decoro" della struttura con fatture alla mano.

Ciò in quanto a regime, tutti gli insediamenti saranno riqualificati e, rispettando i requisiti strutturali, saranno sottoposti solo a manutenzioni ordinarie che però vanno rimborsate. Per compensare l'evidenza pubblica e l'offerta economica più alta che attualmente permette l'assegnazione delle aree e dei capanni, si introduce il criterio meritocratico. Una tabella dettagliata ed approfondita con gli interventi che i pescatori e i cacciatori effettuano dai primi del '900, quando cominciarono a frequentare le aree vallive e che ancora oggi impegnano le giornate con sacrificio e passione. L'organizzazione e la partecipazione a giornate ecologiche (ovvero la pulizia delle aree), il mantenimento degli argini (piantare a mezza gamba pali di castagno nell'acqua), ripristinare gli stradelli (sfalcio dell'erba e sistemazione del camminamento) e tanti altri ancora. Viene attribuito un punteggio per ciascuno degli impegni e degli interventi svolti così da eludere la mera offerta economica che rischia di mettere in ginocchio quelle persone, spesso anziane, che da decenni svolgono una fruizione consapevole delle valli e che, fra un giorno di pesca ed uno di caccia (peraltro sempre più regolamentata), svolgono quelle opere di controllo, di sorveglianza e di manutenzione che neppure l'Amministrazione comunale sarebbe in grado di svolgere".

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