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Ricircolo delle acque a Marinara: "Seaser deve farlo funzionare"

"E' assolutamente doveroso, da parte di Seaser, far funzionare correttamente l'impianto di ricircolo delle acque del bacino di Marinara".Lo dichiara Gabrio Maraldi

“E’ assolutamente doveroso, da parte di Seaser, far funzionare correttamente l’impianto di ricircolo delle acque del bacino di Marinara, a maggior ragione perché si tratta di un’opera finanziata con risorse pubbliche, ma il finanziamento pubblico è assolutamente legittimo ed è stato condiviso da tutti gli enti e i soggetti che hanno sottoscritto gli accordi relativi al Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio ‘Porto turistico’”.

Lo dichiara Gabrio Maraldi, assessore all’Urbanistica, a seguito di quanto detto dal consigliere di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi sul mancato funzionamento dell’impianto e sull’utilizzo di risorse pubbliche per la sua realizzazione. “Eravamo al corrente – precisa Maraldi - del fatto che la grata a mare era rotta e ci eravamo già rivolti a Seaser - società titolare del porto turistico di Marinara competente della manutenzione e della vigilanza delle opere del porto turistico stesso, comprese quelle per il ricambio delle acque - segnalando che doveva essere ripristinata. Ora abbiamo chiesto chiarimenti rispetto alla problematica denunciata e l’immediato ripristino delle opere di ricircolo delle acque del porto turistico nel caso in cui effettivamente l’impianto risulti non funzionante; allo stesso tempo abbiamo chiesto all’Autorità Portuale di effettuare le opportune verifiche sull’effettivo funzionamento del sistema”.

Per quanto invece riguarda il fatto che l’opera sia stata realizzata con risorse pubbliche, l’assessore precisa che “il finanziamento delle opere da parte del ministero dei Lavori Pubblici, e non del Comune, tramite il Prusst, Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio, perseguiva l’obiettivo del Prusst stesso, che era quello di finanziare interventi pubblici e interventi privati per lo sviluppo del territorio. La logica che sovrintende al programma Prusst è una logica di co-finanziamento pubblico-privato che si prefigge lo scopo, con limitate risorse pubbliche, di creare percorsi in grado attivare/ accelerare la realizzazione di progetti strategici: nello specifico prevedeva la partecipazione di risorse pubbliche per 381.661,65 euro, corrispondente ad una percentuale dello 0,78% delle risorse necessarie per realizzare l’intero intervento, definite in sede di programma pari a 48.619.252,48 euro.
Il consigliere Ancisi lamenta il fatto che ad una sua interpellanza del marzo 2009, che personalmente non ho ricevuto, non è stata fornita risposta. Tuttavia da allora non ci risulta sia pervenuto nessun sollecito, e in ogni caso dal 2004, in varie occasioni, sono stati forniti al consigliere Ancisi tutti gli elementi da lui richiesti rispetto a questa materia”.

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