rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rigassificatore, Ancisi (LpRa): "Revisionare gli errori del progetto per la sicurezza dell'impianto"

Ancisi rilancia la petizione sottoscritta da centinaia di cittadini che chiede la "revisione completa del progetto del rigassificatore di Ravenna"

"Si proceda senza ritardo ad una revisione puntuale del progetto (del riassificatore di Ravenna, ndr), cosicché sia garantita la sicurezza dell'impianto e sia evitato un inutile spreco di denaro per costruire un gasdotto che, senza rispettare le condizioni imposte dal decreto, non potrebbe essere messo in servizio". Questa è la richiesta dell’ordine del giorno depositato da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna  presso la presidenza del Consiglio comunale, un documento sottoscritto anche da: Alberto Ancarani (Forza Italia), Giacomo Ercolani (Lega per Salvini), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Nicola Grandi (Viva Ravenna) e Veronica Verlicchi (La Pigna).

"Questo 24 aprile è stata discussa nella commissione consiliare n.8 - spiega il consigliere comunale di LpRa - la petizione, sottoscritta da 672 cittadini, avente per oggetto: 'Richiesta di revisione completa del progetto del rigassificatore di Ravenna', fondata sulla mancata correzione, nonostante le segnalazioni, degli errori contenuti nei documenti di progetto e sul nulla-osta rilasciato dal MISE subordinato a una condizione che renderebbe impossibile la messa in servizio del gasdotto. Gli errori tecnici contenuti in tale progetto, sono sintetizzati come segue: la procedura di collaudo descritta, oltre a non essere conforme alle norme, non potrebbe essere superata dal gasdotto in quanto trascura la dilatazione termica dei materiali; è prevista l'immissione di aria nel flusso del metano per correggere il potere calorifico del gas, con rischio di esplosione; è indicata una temperatura minima del gas di -47°C, mentre le tubazioni saranno progettate per una temperatura minima di +3°C, con rischio di rottura delle tubazioni non adatte a temperature così basse".

"L’impresa titolare del progetto ha ammesso tali errori e replicato in modo esauriente alle segnalazioni: descrivendo la procedura di collaudo corretta; asserendo che nel flusso del metano sarà immesso azoto e non aria; attribuendo l'indicazione sbagliata della temperatura ad un “refuso” - prosegue Ancisi - Tuttavia i documenti contenenti tali errori non sono stati corretti. Gli enti coinvolti nella procedura di approvazione del progetto, senza averli rilevati, non hanno chiesto che fossero corretti neppure in seguito all’esame delle osservazioni presentate a tale scopo".

"Senza la correzioni degli errori in questione, il gasdotto non potrebbe però essere messo in servizio, in quanto: secondo il decreto Bonaccini: 'le prescrizioni riportate nei pareri, atti autorizzativi, concessioni e titoli abilitativi comunque denominati riportati all’Allegato 2 sono vincolanti al fine della realizzazione e dell’esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente'; il Ministero per lo Sviluppo Economico ha rilasciato 'per quanto di competenza il relativo nulla osta definitivo alla costruzione, subordinandolo alle seguenti condizioni: […] tutte le opere siano realizzate in conformità a quanto contenuto nel Progetto "FSRU Ravenna e collegamento alla rete nazionale gasdotti'; tale documento, al cui contenuto tutte le opere devono essere conformi, contiene la procedura di collaudo impossibile da superare in presenza delle suddette difformità", conclude Ancisi che ribadisce come "qualsiasi errore in un progetto a così elevato Rischio di Incidente Rilevante (RIR) fa dubitare dell’efficacia della procedura di approvazione e della sicurezza di progettazione, costruzione ed esercizio dell'impianto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rigassificatore, Ancisi (LpRa): "Revisionare gli errori del progetto per la sicurezza dell'impianto"

RavennaToday è in caricamento