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Rigassificatore, la critica dell'opposizione: "Compensazioni decise in Giunta, nessuna partecipazione"

Fratelli d’Italia, Viva Ravenna e La Pigna attaccano l'operato della Giunta: "Tutto ciò appare davvero poco rispettoso nei confronti del consiglio comunale e del consiglio territoriale"

"Neppure il tempo che il consiglio comunale approvasse la delibera sul progetto di realizzazione del rigassificatore (non senza uno sforzo per raggiungere la sostanziale unanimità), che subito la mania di autoreferenzialità che assilla questa amministrazione è tornata a farla da padrona". Questo è il commento dei gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Viva Ravenna e La Pigna dopo che la giunta comunale di Ravenna, nella seduta di giovedì, ha approvato 5 opere di compensazione a carico di Snam legate alla realizzazione del rigassificatore al largo di Punta Marina.

Secondo i gruppi d'opposizione sarebbero state smentite "le dichiarazioni del presidente della regione, nonché commissario per il progetto del rigassificatore, Bonaccini, il quale nella stessa giornata affermando di 'apprezzare il segnale straordinario di unità offerto dal consiglio comunale di Ravenna e ringraziando tutte le forze politiche e civiche' annunciava che 'con la stessa coesione sarebbero state definite mitigazioni e compensazioni'".

"Niente da dire sul merito delle compensazioni, che abbiamo scoperto dai giornali, sulle quali neppure si è potuto entrate nel merito e che comunque vanno considerate in qualche maniera positive per definizione, ma i dubbi e le perplessità sono numerosi - affermano i tre partiti d'opposizione - Solo per fare qualche esempio perché (di fatto) solo Punta Marina? E perché (soprattutto) non coinvolgere dapprima il consiglio territoriale del mare e poi il consiglio comunale, come auspicato dallo stesso Bonaccini e come qualsiasi percorso partecipativo prevederebbe?".

La critica di Fratelli d’Italia, Viva Ravenna e La Pigna tocca anche un altro aspetto: "Per quale motivo sugli sconti dovremmo, come affermato dal sindaco,  'pretendere lo stesso trattamento di Piombino? - si chiedono - Ravenna non è Piombino, che è una città con un quarto dei suoi abitanti, per peculiarità, localizzazione geografica e caratteristiche varie. E che per tali motivi deve pretendere un trattamento basato sulle sue caratteristiche, che potrebbe essere migliore, peggiore, ma comunque diverso ed ancora una volta possibilmente condiviso e partecipato".

"Tutto ciò appare davvero poco rispettoso nei confronti del consiglio comunale e del consiglio territoriale oltre che di tutti quei tanto decantati processi partecipativi che evidentemente appartengono solo agli argomenti che fanno comodo alla giunta. Speriamo quanto meno che quando si passerà a discutere di sconti reali (magari in bolletta) che possano impattare direttamente sui cittadini, il coinvolgimento sia reale. I ogni caso - concludono i tre gruppi d'opposizione - scriveremo anche al presidente Bonaccini al fine di sensibilizzarlo in merito, e verificare se si possano riallacciare le corrette relazioni e porre in atto quei meccanismi di condivisione e partecipazione che un processo di tale importanza per la nostra città evidentemente meritava".

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