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Rissa a Milano Marittima, Progetto Cervia: "Il Comune non sta facendo nulla per la sicurezza"

L'ex assessore Michele Fiumi: "In questo modo Milano Marittima muore, perde valore immobiliare, turistico e le strutture ricettive e gli esercizi commerciali seri ne hanno un danno inestimabile"

"I video che sono circolati nelle ultime ore e che ritraggono scene da far west nel centro di Milano Marittima, lasciano veramente poco spazio all'immaginazione. Non è questo il turismo che la città merita, né tantomeno il grado di sicurezza che un'Amministrazione deve garantire. Serve un cambio di modello a cui anche gli street bar si erano detti disponibili. - esordisce l'ex assessore di Progetto Cervia, Michele Fiumi, dalle sue pagine di Facebook - Servono regole chiare: l'Oasi si è dimostrata inefficace, andando ad alimentare il modello di locali come discoteche a cielo aperto, quando si dovrebbe spingere invece verso musica bassa, niente vocalist, né ballerine, né, tantomeno, alcol. Avevo proposto un regolamento che prevedeva tutto questo, ma fu bocciato dal Sindaco per mano del PD. In questo modo Milano Marittima muore, perde valore immobiliare, turistico e le strutture ricettive e gli esercizi commerciali seri ne hanno un danno inestimabile. Anche sabato sera, come ormai in tutti i week end da quando si è riaperto, si è assistito a scene di risse e vandalismo. E non se ne può più: la città è ostaggio di questi fenomeni e non ne esce di certo arricchita. Se si vuole perseguire la strada dello sballo a tutti i costi, dello sprezzo delle figure legate all'ordine pubblico - visto che nello sfondo del filmato si intravede un'auto della Polizia Locale che non funge lontanamente da deterrente per certi atti - allora siamo sicuramente sulla strada giusta. Ma non credo proprio che sia questo che merita una città come la nostra, né i suoi abitanti o gli operatori".

"Dove sono il Sindaco che ha la delega alla sicurezza e l’assessore alle attività economiche? Quali azioni intendono intraprendere? Vogliamo continuare a dire che va tutto bene? - incalza il presidente della Lista civica Progetto Cervia, Pietro Paolo Pollini - Noi pensiamo non sia così e siamo certi che non si possa proseguire in questo modo: se al 23 maggio registriamo già risse, minori in coma etilico e bande che prendono di mira chicchessia per regolare i propri conti, non osiamo immaginare quando il movimento turistico aumenterà ulteriormente. Dobbiamo riportare la città sulla via della legalità, partendo da regole chiare e certe: dall'aumento dei controlli nelle zone più a rischio anche in riferimento al rispetto del coprifuoco che, immancabilmente, crea disparità tra attività economiche, all'introduzione di sistemi premianti per l'uso dell'etilometro nei locali, di concerto con la Prefettura,  con un lavoro di equipe che veda impegnate le forze dell'ordine, gli street bar, gli operatori del centro e della spiaggia, che abbia come capofila il Comune come promulgatore di norme contro questo tipo di fenomeni. Non si può più procrastinare".

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