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Lunedì, 27 Marzo 2023
Politica

Samantha Tardi lascia CambieRà: "Era la mia creatura, ma non sono riuscita a proteggerla da chi l'ha sfruttata"

Samantha Tardi non continuerà l'esperienza della lista civica CambieRà, ma curerà il coordinamento della campagna elettorale dell'amico candidato sindaco Alberto Ancarani

Samantha Tardi non continuerà l'esperienza della lista civica CambieRà. Lo ha comunicato lei stessa con un lungo post su Facebook in cui spiega i motivi della sua scelta; annuncio in realtà già anticipato durante la presentazione della lista 'PrimaveRa' che sosterrà Alberto Ancarani come candidato sindaco di Ravenna alle prossime elezioni amministrative. La Tardi, infatti, seguirà e curerà il coordinamento della campagna elettorale dell'amico Ancarani: "Ho sempre creduto in Alberto e ne ho sempre riconosciuto coerenza, lealtà nei rapporti personali e politici e il fatto di essere una persona concreta - ha detto la consigliera durante la presentazione della lista - Terminata questa legislatura non mi ricandiderò e non tornerò ad avere ruoli politici. Stiamo assistendo a una campagna elettorale che è solo dell’esserci e dell’apparire, per questo mi fermo: è un mondo nel quale non mi riconosco più". Tardi, come lo stesso Ancarani, non condivide infatti la frammentazione del centrodestra alle prossime elezioni.

Dal suo insediamento in consiglio comunale sono passati 5 anni. "Fu dal primo tour, non più solamente comico, di Beppe Grillo che iniziai ad apprezzare la movimentazione civica, perché sì, va detto, i primissimi "meetup" che venivano promossi da Beppe quasi 15 anni fa altro non erano che inviti a far qualcosa x la propria città - ricorda Tardi - E ci provai! C'era l'idea, c'era la voglia... ma c'erano già anche gli approfittatori e gli opportunisti, e già all'epoca mi allontanai stizzita, come se avessi subito un tradimento ideologico. Quando nacque il blog e il Movimento 5 stelle, pur senza attivismo, mi iscrissi subito. Votai quando ero chiamata a farlo e seguivo il movimento con interesse fino al 2016, quando il movimento ebbe bisogno e io risposi candidandomi per le amministrative. Ma poi, in sfregio a tutto e tutti, fu il M5S che non rispose a me, a noi, lasciandoci in braghe di tela a due mesi dalle elezioni, senza simbolo, senza spiegazioni (che ancora attenderei) e minando anche la nostra dignità di cittadini di buona volontà".

Nacque quindi il movimento civico CambieRà - del quale attualmente Tardi rappresenta l'unico esponente in consiglio comunale, dopo la dipartita di Marco Maiolini ed Emanuele Panizza confluiti nel Gruppo misto -, "un contenitore alternativo e civico (davvero), con un nuovo simbolo, con un programma molto ben strutturato, che raccogliesse tutti coloro che, con la loro buona volontà, e in sfregio alla bastonata avuta dal M5S (che continuava a tacere sui motivi) avevano la voglia e l'entusiasmo di provarci, mentre coloro che, nel pieno rispetto, e in piena fede 5stelle, decisero di non tradire il dogma del "mai con nessun altro", rimasero "a terra" salutandoci con affetto alla partenza di quel viaggio chiamato Cambierà - continua la consigliera - Tutto il resto è storia nota. Nemmeno 2 anni dopo, durante la campagna elettorale del M5S per le politiche 4 marzo 2018 e di fronte all'ennesimo scempio organizzativo, capii che quella, per come aveva iniziato a ragionare e a muoversi, non mi apparteneva più come casa politica; pertanto, con molta serenità ma anche con un po' di dispiacere, feci un passo indietro e mi dimisi/disiscrissi dal blog e dal M5S. Lo feci nel rispetto della mia persona e dei miei ideali, ma lo feci altresì nel rispetto dei militanti 5 stelle che ancora ci credevano con veemenza e che vedevano finalmente il loro "partito" all'apice del successo politico.  E così fu: il M5S entrò al governo. Ed io, poco prima, scesi alla fermata.  Perché se non mi rappresenti più, il tuo successo per me vale zero, esattamente come vale zero il tuo carretto".

"CambieRà era la mia casa, la mia creatura da allevare e far crescere - spiega nostalgica Tardi - E così feci, o comunque ci provai. Sono passati oltre 3 anni da allora e giorno dopo giorno, ora dopo ora, ho continuato, al massimo delle mie possibilità, a nutrire e proteggere CambieRà, solo ed esclusivamente CambieRà.  Si stanno avvicinando di nuovo le amministrative, la campagna elettorale è iniziata e io mi fermo qui. Mi fermo qui perché me lo devo, perché non sono riuscita a proteggere le gracili gambe di CambieRà dai calci subiti nel tempo da chi l'ha sfruttata come giochino per il suo tempo libero all'inizio e che, non trovandola più divertente ma solo impegnativa, decise di abbandonare la nave in barba alle migliaia di elettori che ci diedero fiducia, e da chi la sfruttò come mero traghetto per entrare nella sala consiliare, attendere con furbizia il momento giusto e risaltare sul carretto 5 stelle passando dalla finestra.  Non vuol però dire che io non riesca ad allenarle le gambe per il prossimo giro! Mi fermo qui perché la politica "dell'esserci per forza" non mi appartiene, come non mi appartiene quella del salto di fiore in fiore per poter trovare un posticino al caldo che magari mi frutterebbe anche qualche consulenza remunerata per il mio lavoro. Mi fermo qui proprio perché io ho un lavoro che voglio mantenermi, che voglio far crescere e voglio allevare con la stessa dedizione che concessi a CambierRà; lavoro che ho costruito fieramente con le mie forze, che non ha bisogno di un endorsment pubblico per farlo rollare in pista, ma solo della mia testa e della mia esperienza.  Mi fermo qui perché considero la politica un'arte sopraffina e non scontata e vederla ridotta a becero palcoscenico di selfie senza alcun minimo apporto di idee e contenuti, mi avvilisce, così come mi avvilisce vedere la nascita di liste e listarelle come fossero gruppi Facebbok che nascono per colpa delle litigate tra admin. Mi fermo qui perché non ho più armi, al momento, con cui provare a combattere tutto questo". 

La consigliera d'opposizione non ha rimpianti: "È stato un viaggio difficile ma meraviglioso: mi sono divertita tantissimo, ho imparato tantissimo, ho studiato tantissimo, ho capito come gira la (non scontata) macchina pubblica, ho conosciuto tantissima gente, dirigenti, cittadini, rappresentanti vari e li ricordo tutti con affetto! Ho portato contributi in sala consiliare che hanno trovato terreno fertile, altri che li ho dovuti sudare senza risultato. Ho combattuto battaglie pesanti contro le consessioni continue di favori agli amici degli amici, esponendomi sempre in prima persona. Sono scesa a compromessi, ho dialogato con tutti, litigato con tutti e ho cercato sempre e comunque di mantenere rispetto, correttezza e onestà intellettuale. Ho quindi deciso di concludere il mio mandato aiutando, con ruolo esterno, un amico, oltre che un collega: Alberto Ancarani, il quale ha rappresentato per me tutti quei valori che si dovrebbero avere in politica e che invece sono completamente dispersi: lealtà, coerenza, fedeltà "alla divisa", franchezza e trasparenza. Spesso ho votato all'opposto di Ancarani in consiglio comunale e anche per questo non mi sarebbe stato possibile candidarmi politicamente accanto a lui: sarebbe stato incoerente e difficile. Per questo mi fermo qui".

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