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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Lugo

Sanità, Capucci (FdI): "In Bassa Romagna serve più trasparenza. Si rischia il collasso del servizio pubblico"

L'esponente di Fratelli d'Italia: "Abbiamo una situazione all’ospedale di Lugo che è a dir poco desolante"

Rimane all'ordine del giorno il tema della sanità. Il coordinatore di Fratelli d’Italia per Lugo e la Bassa Romagna, Rudi Capucci, interviene chiedendo in particolare maggiore trasparenza alle istituzioni. Come sottolinea l'esponente del partito, la Regione "ha erogato all’Asl della Romagna ben 1 miliaro 808 milioni e spicci, da bilancio 2021 depositato nel 2022. Non è specificato quanto di questo contributo sia erogato all’Asl Ravenna/Ospedale Ravenna e a cascata agli ospedali della provincia. Figuriamoci se possiamo sapere complessivamente quanto di questo denaro e stato riservato alla sanità del territorio della Bassa Romagna, seconda entità territoriale della provincia dopo Ravenna. Questa mancanza di trasparenza - precisa Capucci - si manifesta in maniera ancora più grave per quanto concerne le donazioni ed i lasciti testamentari all’ospedale di Lugo, in molti casi queste donazioni sono vincolate all’acquisto di macchinari e invece non e dato a sapere come vengano usati questi fondi".

"Le condizioni del servizio sanitario sul nostro territorio sono evidentemente in affanno, questo lo ha affermato con una certa onesta intellettuale anche il direttore Generale Tiziano Carradori, infatti, nei vari incontri pubblici che si sono succeduti sul nostro territorio ha ammesso una certa difficoltà di carattere generale - sostiene Capucci - Questo lo percepiscono anche i cittadini ogni giorno e lo si vede chiaramente in molti aspetti del servizio sanitario sul territorio, un esempio su tutti sono le parole che nel tempo abbiamo sentito dall’amministrazione lughese a proposito delle case della salute, interessante progetto che però non ha risposto alle prerogative ed alle aspettative poste. Abbiamo una situazione all’ospedale di Lugo che è a dir poco desolante, questa struttura dovrebbe rispondere ad un territorio di circa 500 km quadrati con un bacino di utenza di più di 100.000 abitanti invece è in una condizione chiaramente inadeguata, sottoutilizzato e sotto finanziato rispetto le potenzialità, senza una prospettiva per il futuro".

A tutto questo si aggiunge la vicenda "dell’unica auto medica rimasta per le emergenze, una sorta di miracolo, mai visto una riduzione dei mezzi che garantisce lo stesso servizio  della situazione precedente, dichiarazione degli amministratori che fa un po' sorridere per non piangere - continua il coordinatore FdI della Bassa Romagna, aggiungendo che - i viecoli aziendali sarebbero - auto datate poco affidabili e poco pulite con una manutenzione a dir poco approssimativa che costringe gli operatori sanitari quasi a muoversi con il proprio mezzo personale". Da quel "parco macchine attinge tutto il personale, dirigenti, impiegati, dottori e personale medico - afferma Capucci - con le criticità che un lavoro medico domiciliare porta con se si dovrebbero tenere standard di igiene e pulizia altissimi con utilizzo esclusivo dei mezzi, ma la realtà è molto diversa".

Infine Capucci richiede alla presidente dell'Unione della Bassa Romagna, Eleonora Proni "un po’ di trasparenza in più" sul tema della sanità, ritenendo necessario  "rendere noto ai cittadini quanti fondi arrivano per la sanità sul nostro territorio" e, nel caso i fondi non dovessero essere sufficienti, "ci aspetteremmo  che qualcuno facesse sentire forte la propria voce nelle sedi opportune, invece che sottostare a ordini di scuderia che vanno contro all’interesse comune. Capisco che le elezioni amministrative sono vicine e che il pensiero di molti sindaci è già volto alla propria carriera dopo quella di sindaco - conclude Capucci - ma crediamo che i cittadini meritino più trasparenza e più decisione nel portare nelle sedi opportune gli interessi del nostro territorio su un tema di primaria importanza come quello del servizio sanitario".

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