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Sant’Apollinare, "giorno di straordinario controllo nomadi a Classe"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Da mercoledì 22 luglio, vigilia della festività di Sant'Apollinare patrono di Ravenna, sarebbe dovuta scattare, a seguito di un'ordinanza del Comune, la chiusura fino al 28 luglio del parcheggio antistante la Basilica di Classe, che "da anni - parola del sindaco - "è teatro di situazioni di degrado e maleducazione a causa di comportamenti poco civili adottati da camperisti di etnia Rom".

MULTA SALVATA DA UN'ORDINANZA SGONFIA
Nel primo mattino di mercoledì 23, una pattuglia della polizia municipale si è dunque recata sul posto, a seguito di disposizione della Centrale operativa. "Non vi era alcuna presenza di nomadi", si legge in una relazione di servizio. La quale però non riferisce che una coppia di camperisti romani è stata dissuasa - con suo grande malumore - dal sostare nel parcheggio, ma non perché fosse vietato, bensì perché il divieto era ancora sorprendentemente inesistente. Il codice della strada prescrive, infatti, all'art. 6, comma 4, lettera f, che i divieti temporanei di sosta devono essere noti "con i prescritti segnali, non meno di quarantotto ora prima". I dilettanti che governano allo sbaraglio il Comune di Ravenna avevano invece apposto in loco la dovuta segnaletica alle ore 11.00 del giorno 21. Dunque, per tutta la giornata del 22 e la mattina del 23 fino alle 11.00 l'ordinanza è valsa come carta straccia. Sennonché, già dal 22 è stato invece operativo, perché non soggetto ad alcun codice, il contemporaneo provvedimento di chiusura della fontana del parcheggio, ragion per cui parcheggiare nel frattempo sarebbe stato comunque inappropriato per elementari ragioni d'igiene.
La fretta fa ciechi non solo i gattini, ma anche i sindaci e loro compagni di viaggio. Il nostro Matteucci sarà stato anche sollecitato a far qualcosa sul problema nomadi da una lettera del Comitato cittadino di Classe, della quale nel sito dell'associazione non c'è traccia (e nei lavori consiliari di cui il sito dà conto, il problema nomadi non è neppure nominato); ma se ha dovuto decidere tanto in fretta di fare questa ordinanza da sbagliarne l'elementare applicazione, coincidenza vuole che l'annuncio sia stato dato il giorno stesso di lunedì 20 luglio in cui Lista per Ravenna ha organizzato, su richiesta dei cittadini, la manifestazione di protesta davanti alla Basilica.

MULTA SALVATA DA UNA RUOTA SGONFIA
La straordinaria giornata di "Controllo nomadi a Classe" (così il titolo della relazione di servizio) si è completata con l'arrivo, alle ore 9.30, di una seconda pattuglia della polizia municipale "come da servizio comandato", in realtà richiesto da un cittadino per il fatto che, nella via Mazzotti, prospiciente l'area della Basilica, dove è situata un'area lottizzata ad orto posseduta da persona dello stesso raggruppamento di nomadi di stanza a Classe, sostavano, sulla strada, un camper e un autocarri dei nomadi stessi. Gli agenti hanno preso atto dei "due veicoli in fermata", nonché di "bambini lì di fianco e due uomini a bordo dei mezzi che al nostro giungere ci riferivano che il pneumatico anteriore destro dell'autocarro era a terra. Il pneumatico appariva sgonfio ed i due uomini venivano informati che nell'area in cui i veicoli si trovavano in fermata al momento, vige segnaletica verticale di divieto di sosta con rimozione quindi venivano diffidati a non lasciare i mezzi in sosta". Il seguito non si conosce. Che i veicoli fossero in stato di fermata e non di sosta, risparmiandosi così una multa, si può discutere, ma il punto fondamentale è un altro. Nell'area ortiva a lato della strada nessuno può campeggiare, come si vede spesso, anche se non in questa occasione di particolare agitazione della cittadinanza di Classe; neppure quest'area può essere addetta a deposito (nella foto, si vedono un camper e in furgone in disarmo, sul cui regolare stato di permanenza verificheremo opportunamente) o a discarica di alcunché, anche perché confina con un fossato che non si vorrebbe venisse inquinato più di quanto non già sia. Su questa situazione abnorme, che si accompagna all'abusivo campeggiamento nel parcheggio della Basilica, non certo risolvibile con l'introduzione della sosta a pagamento come annunciata, abbiamo già detto che bisogna cominciare a fare sul serio. Batteremo il chiodo a fondo.

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna

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