Diceva in un film il protagonista e noto regista Nanni Moretti: “…continuiamo così, facciamoci del male …”. Oltre alla crisi economica, al terremoto, all’inattività politica nazionale e regionale su uno dei comparti di maggiore interesse per l’economia romagnola (sia essa provinciale o regionale), le tasse e la Bolkestein che incombe nel 2015, si alimenta una immagine eccessivamente negativa di Marina di Ravenna dipingendola, con comunicati e dibattiti talvolta strumentali, ben peggio di quel che sarebbe.
 
Sono padre anche io e condivido pienamente le iniziative di prevenzione e di controllo messe in atto dalle forze dell’ordine per evitare (o meglio limitare), la somministrazione di alcoolici ai ragazzi di età inferiore ai 16 anni. Ma per l’ennesimo anno Marina di Ravenna torna prepotentemente sulle prima pagine dei giornali con dichiarazioni, a partire dal Sindaco e non solo, molto al di sopra delle righe come se le nostre spiagge fossero invase da giovanissimi alcoolisti e gli stabilimenti non mettessero in campo alcuna iniziativa ad arginare questo fenomeno.

Diverse fonti mi confermano che a Marina di Ravenna sta diventando sempre più difficile lavorare, e agli altri problemi si è aggiunto il terremoto in Emilia che ha impedito ai tanti turisti abituali di venire nei nostri lidi, da Casal Borsetti a Lido di Classe. Prevenire il consumo di alcool è un percorso che deve partire dalle famiglie, dalle scuole, deve coinvolgere il gestore del locale e, infine, coinvolgere le forze dell’ordine nell’ambito dei controlli. Ma non esageriamo nel continuare ad amplificare battaglie, guerre o contrasti allo sballo incondizionato che, per numeri e statistiche, non è poi il problema principale di Marina di Ravenna. Finiamola di dare una immagine eccessivamente negativa degli stabilimenti balneari ravennati quando, detto sinceramente, sono la principale risorsa di attrazione per questo lido. O forse qualcuno ritiene che il nostro modello sia davvero come Milano Marittima? Affrontiamo i problemi in modo diverso, con massima determinazione, ma con altrettanto riserbo.

E se volessimo farci del male fino in fondo allora approfondiamo tutti gli altri problemi di Marina di Ravenna e degli altri Lidi ravennati, ma all’interno di appositi incontri che l’Amministrazione ravennate non ha intenzione di convocare con l’opposizione, preferendo i proclami sui giornali.