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Istruzione e settori pubblici, la rabbia dei lavoratori per il mancato rinnovo dei contratti

Alberto Mazzoni, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil della provincia di Ravenna, esprime enorme soddisfazione per il risultato ottenuto

Sabato scorso a piazza del Popolo a Roma i lavoratori dei settori pubblici e dell’istruzione hanno manifestato tutta la loro rabbia per il mancato rinnovo dei contratti, ormai bloccati dal 2009. Alberto Mazzoni, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil della provincia di Ravenna, esprime enorme soddisfazione per il risultato ottenuto: “Erano anni che non si vedeva una iniziativa così partecipata suggellata da una sempre più produttiva unità sindacale".

“Speriamo - continua la segretaria generale Marcella D’Angelo della Flc Cgil ravennate - che gli attuali decisori politici prendano atto delle innumerevoli richieste dei lavoratori, che aldilà del colore politico/sindacale di appartenenza, hanno reso memorabile la giornata dell'otto novembre. Non esiste alcuna giustificazione da parte del Governo che impedisca il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro".

I tre segretari generali nazionali  di Cgil, Cisl e Uil dando seguito alla protesta del settore pubblico, hanno dichiarato che "non ci si fermerà all'otto novembre; si darà continuità alla protesta utilizzando tutti gli strumenti propri del sindacato per il conseguimento del risultato.
Tale decisione è fondamentale non solo per i dipendenti del pubblico impiego, ma per tutta la cittadinanza che fruisce dei servizi indispensabili che istruzione, sanità, enti locali, ministeri centrali e cooperazione sociale, garantiscono quotidianamente".

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