Scuola, Marabini (Lega): "Dai termoscanner ai centri tamponi per studenti, servono soluzioni per evitare la Dad"
La scuola dovrebbe essere considerata come un vero e proprio bene comune perché essenziale alla formazione delle generazioni future, educando i ragazzi in modo che siano pronti ad affrontare la vita, insegnando la libertà di pensiero e di indipendenza. Nonostante i numerosi casi di contagi che ad oggi stiamo affrontando, si stanno trovando sempre più soluzioni per combattere il COVID, per quanto riguarda il rientro nelle scuole, invece, quasi sempre la didattica a distanza è solo la scontata conseguenza di mancate scelte.
L’insufficiente numero di insegnanti a disposizione in piena emergenza pandemica rende di fatto impraticabile lo sdoppiamento delle classi per garantire il distanziamento anti contagio. Inoltre la dotazione di ulteriori strumenti di sicurezza e sanificazione, oltre all’utilizzo di mascherine o e distanziamento sociale, possono aiutare nel garantire la didattica in presenza, ricordando che si possono utilizzare termoscanner per la rilevazione della temperatura come per gli ingressi negli uffici comunali, inserire sistemi di ventilazione e sanificazione dell’aria con filtri e dispositivi a raggi UV tipo C o basati su principi bio-chimico-fisici. Infine può essere proposto alla AUSL di istituire centri tamponi localizzati per ragazzi e familiari onde evitare disagi alle famiglie e tempi lunghi per gli esiti.
Le soluzioni ci sono, può essere fatto di più anche dalle amministrazioni locali, facendo sì che il 2022 sia l’anno di un cambiamento nei modi in cui affrontare il covid e l’anno in cui la scuola possa tornare a non essere più quella del precariato cronico.
Maria Marabini, responsabile Lega Romagna dipartimento cultura e istruzione