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Scuola, Ravenna Coraggiosa: "Preoccupati per i futuri organici, soprattutto nel forese"

"Non possiamo che esprimere preoccupazione per il dibattito che si sta aprendo sugli organici scolastici a seguito della pubblicazione della circolare ministeriale"

"Non possiamo che esprimere preoccupazione per il dibattito che si sta aprendo sugli organici scolastici a seguito della pubblicazione della circolare ministeriale. Anche per il personale Ata, una nota del ministero stesso ci consegna ancora una volta gli stessi numeri dell’attuale anno scolastico, con un lieve incremento per il personale assistente tecnico". Ad affermarlo è Ravenna Coraggiosa.

"Dal lato delle famiglie, come dimostra il lavoro del consigliere Giovanni Rocchi nel consiglio territoriale di Castiglione, e altre situazioni come Borgo Montone e Roncalceci, le cose non vanno meglio. Per esempio, non si hanno informazioni in merito al futuro delle nuove classi prime della scuola elementare in diversi istituti comprensivi, della loro distribuzione nei plessi sul territorio e della possibilità di ottenere il tempo pieno. Proprio a Castiglione la comunità si è mobilitata nei mesi scorsi raccogliendo quasi mille firme in pochi giorni per richiedere l’istituzione della classe prima alla primaria. È stato accolto con piacere il pieno impegno del Comune nel condividere questa battaglia, mentre purtroppo dall'Istituto e dall’ufficio scolastico provinciale non è stata data ancora nessuna risposta. Le persone “sospese”, già provate nella riorganizzazione della distribuzione dei carichi famigliari messi in discussione dalla pandemia, vivono un sentimento di forte preoccupazione, che si aggiunge al difficile clima di incertezza generale, alla possibile ricaduta sulla qualità dell’offerta formativa e alla paura di un aumento della dispersione scolastica".

"Il diffondersi del Covid-19 e l’emergenza sanitaria - spiega ancora Ravenna Coraggiosa - che stiamo ancora vivendo hanno reso chiaro che è fondamentale ripartire costruendo la scuola su nuovi indirizzi: evitare classi pollaio, in primis, e quindi attrezzarsi strutturalmente e organicamente per fare il salto di qualità che il nostro sistema educativo merita. Ravenna Coraggiosa chiede che si passi dalle parole ai fatti e che si aprano canali di comunicazione chiara: non continuiamo ad essere prigionieri dei mali cronici che conosciamo da molti anni e che sbiadiscono il diritto allo studio, l’accrescimento e la valorizzazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi. I comunicati stampa dei sindacati letti in questi giorni non fanno ben sperare. È necessario da parte della politica, a cominciare dal Governo, pensare a un modello scolastico che punti a tutelare la salute, gli spazi, i lavoratori e le lavoratrici e che sia capace di valorizzare i piccoli centri abitati del forese: è chiaro a tutti che un paese che perde la propria scuola non può avere futuro. Molti plessi situati nelle frazioni potrebbero chiudere o subire riduzioni. Noi siamo per l’educazione, la sanità e la socialità di prossimità. Oggi più che mai".

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