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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Secondo rigassificatore a Ravenna? Il sindaco: "Nessuna decisione è stata presa"

Il sindaco risponde a una lettera delle opposizioni e afferma: "Se la decisione fosse stata presa senza dialogare con il territorio saremmo davanti a un fatto molto grave"

Sull'eventuale collocazione di un secondo rigassificatore a Ravenna nulla è stato deciso e, nel caso, prima dovrebbe svolgersi un dialogo con il territorio. Questo è in sintesi ciò che ha affermato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, intervenendo in apertura del Consiglio comunale di martedì. Tutto nasce da una lettera aperta inviata dai gruppi di minoranza che chiedevano al sindaco delucidazioni sull'ipotesi di collocare, dopo i tre anni di permanenza a Piombino, la nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto di Ravenna. Il sindaco nel suo intervento ha innanzitutto voluto sottolineare il "tentativo di deresponsabilizzazione" che sarebbe stato messo in atto da una parte delle forze di opposizione sul tema del secondo rigassificatore. "Un atto molto pesante", secondo De Pascale, soprattutto da parte delle "forze politiche rappresentate anche in Parlamento" che avrebbero in questo modo cercato di scaricare il Governo dalle proprie responsabilità,

"Perché l'infrastruttura sarà tolta (da Piombino, ndr) dopo 3 anni?", si chiede quindi De Pascale che poi riprende le parole del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, precisando che "nessuna decisione è stata presa, né sono in corso valutazioni tecniche sulla collocazione della nave rigassificatrice Golar Tundra dopo la sua permanenza per non più di tre anni a Piompino". Se la decisione "fosse stata presa senza dialogare con il territorio saremmo davanti a un fatto molto grave", sostiene De Pascale. "La mia posizione è che non ci troviamo davanti a una tema di sicurezza nazionale", continua il primo cittadino, secondo cui la scelta di spostarlo "non risponde a esigenze nazionali", ma sarebbe quindi "una scelta politica". De Pascale ha comunque voluto ribadire la correttezza dimostrata finora dal ministro Pichetto Fratin. 

Immediata la risposta delle opposizioni. "A determinate condizioni non c'è alcuna preclusione concettuale di partenza all'arrivo di un secondo rigassificatore - afferma Alberto Ancarani di Forza Italia - ma troverei discutibile dal punto di vista della sicurezza che il lato orientale dello Stivale sia pieno di rigassificatori e la parte occidentale lo sia meno". Il consigliere azzurro ritiene in ogni caso che a fronte di "ristori e compensazioni in quantitativo adeguato" l'arrivo di un secondo rigassificatore sarebbe comunque condivisibile.

La consigliera Veronica Verlicchi de La Pigna sostiene d'altra parte che, nel caso del primo rigassificatore, gli incontri pubblici si sarebbero tenuti solo "a cose fatte" e che anche in caso del secondo rigassificatore starebbe accadendo lo stesso. Verlicchi quindi accusa il presidente della Regione Stefano Bonaccini, dicendo: "Ci sta mettendo i piedi in testa" e chiede maggiori informazioni sull'iter della ricollocazione del rigassificatore di Piombino. Secondo Alberto Ferrero di Fratelli d'Italia, invece, riguardo all'identificazione di Ravenna come ipotesi per ospitare la Golar Tundra, devono esserci state delle "interlocuzioni" da parte del commissario straordinario Bonaccini. Ferrero sollecita quindi il sindaco di Ravenna a "tener monitorata la situazione".

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