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Semaforo rotto da 3 settimane, Ancisi (LpR): "Spente anche l’informazione ed ogni iniziativa di riduzione del pericolo"

Il capogruppo di Lista per Ravenna ripercorre la vicenda dell'incrocio di via Trieste: "Non un cartello che segnali di rallentare, mai un vigile nelle ore di punta per dar modo di passare l’incrocio o di svoltare a sinistra senza rischiare"

A ripercorrere la vicenda dell'impianto semaforico di via Trieste, rotto da almeno 3 settimane, è il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi che in una nota sottolinea la pericolosità della situazione. Secondo l'esponente di LpR, la rottura risale almeno allo scorso 20 aprile e, in quella occasione, "era presente una pattuglia della Polizia Locale, poi nulla. Provenendo da via Lanciani, immettersi in via Trieste direzione centro città, risulta estremamente pericoloso per scarsa visibilità dovuta agli alberi”. Come riporta Ancisi, dopo aver allertato gli uffici comunali è passata una settimana prima di avere una risposta dove si spiega che "Purtroppo si è rotta una centralina di una vecchia serie di impianti semaforici ora non più in produzione. Il concessionario della Illuminazione pubblica, CPL Concordia, ne ha ordinato una nuova da altro fornitore, ma compatibile".

Una situazione che va ad aggiungersi ai problemi di traffico per i lavori sul ponte mobile sul canale Candiano e, allo stesso tempo, con il rischio di incidenti: "Non un cartello su via Trieste che segnali di rallentare, mai un vigile nelle ore di punta per dar modo a chi esce da via Perilli o da via Lanciani di passare l’incrocio o di svoltare a sinistra senza rischiare. I negozi all’angolo sentono spesso frenate ed è già molto che non sentano il botto". "Da un appalto ventennale da 38 milioni di euro, giunto ormai a metà strada, per l’illuminazione pubblica del Comune di Ravenna - conclude Ancisi - avremmo potuto aspettarci la capacità di prevedere e fronteggiare tempestivamente la probabile esigenza, anche improvvisa, di sostituire impianti decrepiti. Ma sconcerta che l’amministrazione comunale non abbia informato correttamente la città di quanto è successo e si sta prolungando, almeno per richiamare l’attenzione sull’insicurezza, in assenza di semaforo, di un incrocio altamente rischioso, come questo su via Trieste. Come pure l’assenza di una qualsiasi coordinamento tra diversi servizi (Strade, Mobilità e Viabilità, Polizia Locale…) che avrebbe potuto e potrebbe ridurne l’impatto sul transito veicolare, ad esempio introducendo segnali di rallentamento o di pericolo, provvisoriamente il limite dei 30 km/h, e regolando il traffico con vigili urbani, com’erano una volta, nelle ore di punta".

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