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Si completa il parco di via Vicoli, Ancisi (LpRa): "Hanno vinto 5000 cittadini"

Vi saranno piantumati 90 alberi, come filtro per il traffico stradale, e verrà realizzata una pista ciclopedonale di raccordo con quella esistente, collegandola con la fermata bus e il passaggio pedonale di via Leopardi

La giunta De Pascale ha approvato nei giorni scorsi un progetto di fattibilità da 200mila euro volto a completare il parco verde di via Vicoli, aumentandone gli attuali 19mila metri quadrati, sgambamento cani compreso, con altri 12mila metri. Vi saranno piantumati 90 alberi, come filtro per il traffico stradale, e verrà realizzata una pista ciclopedonale di raccordo con quella esistente, collegandola con la fermata bus e il passaggio pedonale di via Leopardi.

"Può sembrare strano, specie in epoca preelettorale, che la Giunta non ne abbia informato la cittadinanza, ma sta di fatto che quell’area, di proprietà del Comune, è rimasta affittata come terreno agricolo solo fino al 2018, appunto perché destinata a completare il parco di via Vicoli. Ci si arriverà con quattro anni di salto agli ostacoli - commenta Alvaro Ancisi, capogruppo e candidato sindaco di Lista per Ravenna - Nella primavera del 2019 Lista per Ravenna si accorse che la giunta De Pascale aveva disposto, all’insaputa della popolazione, di costruire una scuola e un nido per l’infanzia nel quartiere Nullo Baldini andando a cementificare il parco alberato delle vie Nizza e Talamone, che le norme urbanistiche avevano rigorosamente destinato a servizio dei residenti. Lista per Ravenna, chiamata in soccorso dai residenti stessi, prese in mano la cosa organizzando, primo firmatario Roberto Romagnoli, la petizione “Salviamo il parco verde del quartiere Nullo Baldini”, indicando tra l’altro tre soluzioni possibili a poca distanza perché questo Polo dell’infanzia si potesse costruire senza violentare dei parchi. Ci vollero 3.640 firme su quella petizione, una specie di sollevamento popolare, perché il sindaco, a fine agosto, emendasse in consiglio comunale la sua scelta adducendo le seguenti motivazioni, le nostre stesse: “Nel quartiere Nullo Baldini il tessuto urbanistico risulta caratterizzato da un’edificazione densa con presenza di aree fortemente impermeabilizzate. Per questo oggi diventa ancora più importante mantenere e preservare le aree verdi e permeabili presenti a beneficio del microclima urbano”".

"Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, ma la giunta De Pascale ci mise poco a ripetere l’errore, disponendo che il medesimo investimento da 1,450 milioni fosse usato per costruire il nuovo Polo dell’infanzia nel parco di via Vicoli, dove avrebbe occupato, oltre a parte del verde esistente, anche 5 mila metri quadrati dell’ex terreno agricolo destinato a completare il parco - attacca Ancisi - Nuova chiamata alle armi pervenuta a Lista per Ravenna dai residenti o fruitori del parco e dello sgambamento cani, che si espresse con una nuova petizione. Formulata dal sottoscritto insieme ad un gruppo di residenti nella sala Mosaico del Comune di Ravenna, col titolo: “Nuovo polo scolastico in via Vicoli: ambiente e salute pubblica da rispettare”, era fondata su queste motivazioni: “l’edificio sarebbe a ridosso di una strada statale e di una circonvallazione interna enormemente trafficate, nonché di un’area artigianale con impianti pericolosi, attentando così alla salubrità atmosferica e acustica dell’ambiente urbano circostante”. Presentata il 14 gennaio 2020 e sottoscritta da 1.527 cittadini, quasi tutti sul posto, la sua eco deve avere raggiunto anche l’ARPAE, agenzia regionale per l’Ambiente, la quale, esprimendo parere negativo al progetto, ne ha di fatto imposto il ritiro. I soldi sono stati impegnati per costruire il Polo dell’infanzia a Lido Adriano, che ne aveva enorme bisogno, al contrario di Ravenna, dove non mancano nidi e scuole per l’infanzia, eventualmente da ristrutturare. Tutto è bene quello che finisce bene, anche perché ora si può portare a termine il parco incompleto di via Vicoli. Restano tuttavia gli errori compiuti, coi relativi ritardi, e il merito da riconoscere ai 5.167 cittadini che, firmando le due petizioni di Lista per Ravenna, hanno vinto altrettante aspre battaglie a difesa dell’ambiente e della salute pubblica".

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