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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Sicurezza e immigrazione, "il colpevole è la politica"

" Io credo che il vero colpevole di questi gravi problemi sia "la politica". Non so il perché in questo paese e in particolare a Ravenna quando è uno straniero a sbagliare i politici sempre chiedono a gran voce le dimissioni delle autorità competenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Alla luce delle episodi di violenza successi nella nostra città in questi ultimi giorni, tra la sparatoria di Ponte Nuovo, il blitz delle forze dell' ordine all' ex Anic, gli arresti e successive condanne di due nord africani a otto mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di droga e 2.000 euro di multa; pena può sospesa da giudice con ordine di scarcerazione; Ravenna è giustamente stata rammaricata, ma ha anche reagito con una grande responsabilità.  I complimenti e le critiche dei singoli ravennati (italiani e stranieri) hanno non soltanto dimostrato un attaccamento incondizionato alla città, ma anche il desiderio di essere in primiss protagonisti nella vita politica di questo paese.

Non è colpa di un altro immigrato sé un suo connazionale delinque, come non è neanche colpa del giudice se dopo una azione lodevole delle forze dell' ordine i delinquenti a volte vengono condannati e poi rimessi i libertà; anche perché questo tipo di sentenza si verifica dal nord al sud ed è applicata senza tenere conto della provenienza geografica o religiosa dell' imputato. E' indiscutibile che questi episodi di delinquenza sono comunque gravi e come tali devono sempre essere contrastarti e condannati con la massima durezza e fermezza senza strumentalizzazione di ogni genere; siamo anche d' accordo che in Italia sembra che non ci sia la certezza della pena per qui delinque.

 Io credo che il vero colpevole di questi gravi problemi sia "la politica". Non so il perché in questo paese e in particolare a Ravenna quando è uno straniero a sbagliare i politici sempre chiedono a gran voce le dimissioni delle autorità competenti. Ultimamente in seguito all' incendio della pineta di Classe non si è visto cosi tanti partiti politici se mai nessuno né chieder né sostenuto le accuse legittime di Enrico Banzi, 20 anni gestore di una delle più grandi aree forestali del Portogallo che sottolineando le troppe responsabilità nell' incendio sostiene che i vertici della Guardia Forestale dovrebbero dimettersi. Io credo che in una città come Ravenna dove ogni schiarimento politico si definisce vicino alla comunità, qualcuno avrebbe dovuto tutelarci un po di più. Questa grave omissione di tutela da parte della politica ravennate conferma quanto detto da Alcide De Gasperi: "Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle generazioni future".

 Riguardo l' immigrazione, l'Italia è un paese sprovvisto dalle nuove norme europee, non c'è una struttura né teorica né pratica a norma che possa fare fronte alla materia. Rispetto al resto dell' europa, L'Italia sarebbe l'ultimo paese che ricevere i sbarchi dei irregolari e la percentuale fra chi possiede un titolo di soggiorno in Italia è molto inferiore agli ingressi; ciò significa che tanti sono gli immigrati che considerano l' Italia solo come un passaggio, un corridoio per entrare in europa.

Sbarcano dal mare 10,15,20 immigrati scatta subito l' emergenza immigrazione, tutti entrano in panico e i sciacalli ne approfittano. Questa grave mancanza di strutture e leggi a norma in materia di immigrazione fa dell' Italia un paese sempre in allarme pronto ad improvvisare qualsiasi cosa per fronteggiare l' ondata degli arrivi. Cambia il governo ma la musica è la stessa; anche il governo dei professori che buona parte dei stranieri hanno accolto con soddisfazione e grande speranza; quando è stato instaurato il ministero dell' integrazione e della cooperazione non ha fatto la differenza. Ora è solo sulla carta, è solo una scatola semi vuota piena di promesse. Il ministero addirittura senza portafoglio esiste solo di nome quando dovrebbe avere gli strumenti per gestire al meglio la situazione degli immigrati.

Per rimediare a tutto ciò, sono sempre più convinto che solo una Rivoluzione Popolare e Democratica possa fare cambiare le cose, il popolo deve tornare ad esercitare per da vero il suo potere democratico senza guardare in faccia né i politici, né il partito di appartenenza. Tutti insieme, dobbiamo essere l' Apha e L'Omega di un REFERENDUM su una nuova e vera legge sull' immigrazione. Una legge con la qual è l' Italia sarà finalmente in grado di contenere il fenomeno dell' immigrazione senza improvvisazioni, senza il rischio di subire critiche e sanzioni da parte della Comunità Europea.

 Al di là delle posizioni condivisibili o non, l'immigrazione è un male necessario; come in tutti i paesi del mondo, anche Italiani e stranieri sono ormai chiamati a coltivare lo stesso giardino ed è per questo che un proverbio bantù (popolo africano) insegna che: "la lingua e i denti litigano sempre con la bocca, ma ciò non impedisce che continuino a rimanere insieme".

Basta con le Sanatorie, i Decreti Flussi e i Permessi di soggiorno per motivi Umanitari per regolarizzare o fare entrare gli immigrati in Italia sé il lavoro non c'è; sé la politica non ha la minima volontà di superare l' attuale legge sull' immigrazione ( bossi-fini); sé sempre per volontà politica le strutture di prima accoglienza non sono a norma rispetto a quelle richieste dalla comunità europea; sé le norme basilari in materia di immigrazione sempre imposte dalla comunità europea non sono rispettate  e soprattutto sé non c'è un progetto ben strutturato che assicuri una vera integrazione a tutti gli richiedenti asilo, nonché a tutti i cittadini stranieri che con sacrifici hanno guadagnato la fiducia sul campo.

A questo processo, per il bene dell' italia e in particolare di Ravenna gli immigrati fanno e faranno la loro parte; la politica non può starne fuori o peggio ancora fare finta di niente".

Charles Tchameni Tchienga
Presidente Il Terzo Mondo

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