Spadoni: "Tecnologie sanitarie inadeguate per i pazienti affetti di obesità"
Il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni evidenzia la necessità di una Risonanza magnetica ravennate a misura dei pazienti affetti di obesità
Il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni evidenzia la necessità di una Risonanza magnetica ravennate a misura dei pazienti affetti di obesità. "Come noto, l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia per il suo preoccupante aumento, sia perché è un importante fattore di rischio per mortalità - afferma Spadoni -. Questa condizione medica patologica in costante crescita non esclude il nostro territorio, per questo si rende necessaria tutta una serie articolata di attività preventive sin dai primi anni di scuola, accompagnate da cure e percorsi sanitari garantiti in molte città. Anche in termini d’investimenti tecnologici specie sul versante diagnostico, emerge, tra l’altro, la necessità di attrezzare qualche ospedale romagnolo con apparecchiature adatte allo studio di pazienti obesi costretti a recarsi in ospedali fuori dal territorio".
"Purtroppo ancora una volta occorre va rilevato l’evidente divario fra la Romagna e l’Emilia: quest’ultima dotata di apparecchiature adeguate anche per l’esigenza in oggetto. Per completezza d’informazione va ricordato, inoltre, il centro specializzato dell’ ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì per chi è affetto da questa patologia e intende sottoporsi a intervento attraverso un ‘percorso bariatrico’, ma non si hanno certezze che anche questo nosocomio sia dotato di strumentazione, come ad esempio la risonanza magnetica, atta a garantire spazio sufficiente anche per il passaggio dei pazienti obesi di maggiori dimensioni - continua Spadoni -. Si chiede pertanto al presidente di farsi portavoce di questa esigenza tesa ad assicurare almeno una Risonanza magnetica in ambito di Area vasta romagnola al fine di evitare ai pazienti disagi per i lunghi tragitti fuori dall’Ausl e relative spese, cui va aggiunto, peraltro, un aumento della mobilità passiva a carico della nostra azienda sanitaria".