Spadoni (Udc): "La Regione non controlla Trenitalia"
I frequenti disservizi sulle linee ferroviarie sono sotto gli occhi di tutti, e in particolare i pendolari sono quelli che maggiormente risentono di questa situazione ormai fuori controllo. Il centro della questione sta sostanzialmente nel mancato rispetto del contratto di servizio da parte di Trenitalia, ma allo stesso tempo e con la medesima gravità si registra l’omesso compito della Regione di sanzionare la citata società nazionale dei trasporti su rotaia. L’ente regionale, infatti, è stato più volte chiamato a compiere un’azione vigorosa per assicurare servizi puntuali e certi sul territorio, per evitare continue situazioni di disagio sulla pelle dei viaggiatori.
Oltretutto siamo al paradosso: da una parte le polveri sottili stanno imperversando, mentre dall’altra persiste una situazione di isolamento cronico della città di Ravenna e delle località più piccole della provincia. La risposta all’emergenza ambientale e relativa alla sicurezza trova una soluzione solo sul trasporto alternativo su ferro, oggi in condizioni gestionali e organizzative penose. Fra pochi anni, peraltro, la rete stradale comprese le arterie di grande scorrimento, sarà congestionata, e sul piano dell’inquinamento non serviranno in alcun modo le giornate ecologiche e le varie iniziative di blocco del traffico, se non con risposte di trasporto alternative, come quella in oggetto. Oltre a Trenitalia, tuttavia, anche l’organizzazione in capo alla Regione e a Fer, mi pare non abbia prodotto risultati apprezzabili sulla frequenza dei collegamenti e sui ripetuti disservizi. Per questo, ormai la questione non è più rinviabile e pertanto occorre una seria strategia organizzativa frutto di un accordo adeguatamente monitorato nel tempo, fra la Regione e la società Trenitalia. Se non avverrà, dunque, una solida intesa fra questi soggetti, noi tutti continueremo a essere solidali con i pendolari, senza, tuttavia, avere curato a monte la perdurante malattia.