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Spadoni (Udc): "Lido Adriano, cenerentola dei lidi?"

"Mi associo totalmente al forte malessere degli abitanti di Lido Adriano e condivido le preoccupazioni espresse dal consigliere del Pdl Alberto Ancarani"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Mi associo totalmente al forte malessere degli abitanti di Lido Adriano e condivido  le preoccupazioni espresse dal consigliere del Pdl Alberto Ancarani. Sulla questione in oggetto, ci  troviamo di fronte all’ennesima penalizzazione di questo lido  per il  continuo  depauperamento dei servizi di base di quella località. Ora la situazione si aggrava ulteriormente perché  la presenza della  guardia medica sarà limitata ai  soli fine settimana, con tutte le conseguenze e i disagi che ne derivano. A questo si aggiunge  il trasferimento del consultorio a Marina, località  ritenuta dall’amministrazione comunale una sorta di   capitale simbolica del turismo, e, quindi, centro di ogni tipo di interesse. E’ sconcertante assistere a queste decisioni prive di logica e soprattutto non in grado di tenere conto neppure dei dati statistici di cui il Comune, in teoria, dovrebbe essere garante. I dati della popolazione residente, infatti, sono molto eloquenti: Lido Adriano 3.926, Marina 3.707, Lido di Savio 2.430, Punta Marina 2.761, Porto Corsini 1.353, Marina Romea 963, Casalborsetti 874, Lido di Classe 282, Lido di Dante 170. Per quanto attiene Lido Adriano, si pensi, poi come tali servizi socio sanitari  siano stati preventivamente  progettati per coprire quella realtà assieme  a quella  adiacente  di Punta Marina, le cui popolazioni residenti rappresentano quasi 7.000 cittadini, cui vanno aggiunti, come per tutte le realtà del litorale, le consistenti presenze turistiche. D’altra parte la nuova riformulazione organizzativa dei Consultori voluta pochi anni fa  dall’ex direttore A.Usl Carradori,  nella fase operativa di riorganizzazione complessiva dei servizi, individuò, non certamente a caso,  come una delle sedi di riferimento la località di Lido Adriano, proprio per le sue caratteristiche legate al tasso di natalità, alla presenza di anziani, e ad altri fattori di natura  socio assistenziale di rilievo. Sarebbe interessante comprendere quali variabili sono subentrate oggi  per giustificare scelte antitetiche e in forte contraddizione rispetto a quelle fatte in precedenza dagli enti deputati, A.Usl e Comune.  Non si tratta, dunque, di campanilismo, ma di gestire bene i servizi del territorio in conformità a parametri evidenti e oggettivi, specie in questo momento in cui le risorse a disposizione sono scarse e spesso insufficienti rispetto a bisogni che per loro natura sono crescenti. Proprio in questi momenti s’impongono scelte che attengono l’efficienza allocativa, l’efficacia e, non per ultima, l’equità che mi pare in questo caso sia sacrificata".    
 

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