Stop all'autonomia differenziata dell’Emilia Romagna: parte la raccolta firme
Il Comitato contro l'autonomia differenziata: "Il nostro obiettivo è raccogliere le 5.000 firme necessarie per portare la giunta della Regione Emilia Romagna ad un ripensamento e ad una interruzione della richiesta di ulteriore autonomia"
Il 'Comitato per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti' della provincia di Ravenna, su iniziativa del Comitato regionale e in sintonia con gli altri territori invita i cittadini a recarsi il 16 settembre nelle principali piazze dell’Emilia Romagna a firmare la proposta di Legge d’Iniziativa Popolare (LIP) per il ritiro delle pre-intese di autonomia differenziata dell’Emilia Romagna, siglate nel 2019 dal Presidente Bonaccini con il governo su mandato della Giunta e che potrebbero diventare definitive grazie all’articolo 10 del DDL Calderoli. In provincia gli appuntamenti sono in piazza del mercato di via Sighinolfi a Ravenna dalle 9.00 alle 12.00 e in piazza del popolo fronte Duomo a Faenza dalle 9.00 alle 11.30.
"Il nostro obiettivo è raccogliere le 5.000 firme necessarie per portare la giunta della Regione Emilia Romagna ad un ripensamento e ad una interruzione della richiesta di ulteriore autonomia, sarebbe anche un segnale importante per le altre regioni che hanno già avanzato richieste simili (Veneto e Lombardia) e per chi si appresta a fare analoga richiesta - afferma il comitato - Se l’autonomia differenziata dovesse passare, tutte le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori verrebbero colpiti. Le conquiste, i diritti, i servizi pubblici, la sanità, la politica sull’ambiente, la scuola, le infrastrutture, i contratti nazionali subirebbero ovunque un duro colpo e questo aprirebbe la porta allo scontro tra territori, ad una ingiusta differenziazione dei diritti dei cittadini sulla base del certificato di residenza e alla frantumazione dell’unità della Repubblica".