Strutture per anziani, nuove norme regionali: il plauso del consigliere Mirco Bagnari
Questo il primo giudizio del Consigliere Mirco Bagnari dopo la stretta che la Regione Emilia-Romagna applicherà per evitare il ripetersi di notizie allucinanti come quelle dei giorni scorsi inerenti abusi anche gravissimi a persone anziane non autosufficienti.
"Una pronta risposta da parte della Regione che prova l'impegno messo in campo sull’assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale di persone anziane a tutela della loro dignità". Questo il primo giudizio del Consigliere Mirco Bagnari dopo la stretta che la Regione Emilia-Romagna applicherà per evitare il ripetersi di notizie allucinanti come quelle dei giorni scorsi inerenti abusi anche gravissimi a persone anziane non autosufficienti.
"Oltre all’inasprimento e alla sistematicità dei controlli che verranno posti in essere - sottolinea Bagnari - credo che debba essere sottolineata anche la parte programmatica della comunicazione odierna e che verterà sui requisiti obbligatori ai quali dovranno sottostare tutti i soggetti che vorranno operare nel settore dell’assistenza socio-sanitaria alle persone anziane e che ricomprendono anche un’azione di “vigilanza diffusa” non solo dei partenti degli assistiti, ma anche da parte di associazioni di volontariato dei vari territori accreditate presso i Comuni e alle Organizzazioni Sindacali".
Nello specifico, i requisiti che diventano obbligatori verteranno su cinque macrocategorie così riassumibili: verifiche prima dell’apertura: comunicazione preventiva e disponibilità al controllo della struttura prima della sua apertura; spazi adeguati oltre che, naturalmente, a norma; personale qualificato: disporre di personale adeguatamente formato; organizzazione strutturata di attività di animazione, motorie, gite e uscite, con la presenza di un ‘diario di bordo’ dove vengano annotati ogni giorno le attività e gli eventi accaduti; e requisiti di moralità
"Ottima infine - conclude il consigliere Pd ravennate - la richiesta al Governo affinchè venga cambiata in maniera tempestiva l’attuale norma nazionale, con la promessa che, in caso di perdurante silenzio, si procederà con una specifica Legge regionale".