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Svelato il mistero della tettoia barcollante in via Crocetta

Dopo la presentazione al sindaco Fabrizio Matteucci dell'interrogazione relativa alla "tettoia di eternit barcollante in via Crocetta", il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, è stato contattato dalla proprietà dell’immobile

Dopo la presentazione al sindaco Fabrizio Matteucci dell'interrogazione relativa alla "tettoia di eternit barcollante in via Crocetta", il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, è stato contattato dalla proprietà dell’immobile, ricevendo diversi chiarimenti. "L'immobile è stato considerato collabente sin dal 1995, a causa di un incendio - esordisce l'esponente della lista civica -. La tettoia, sconquassata a seguito della nevicata eccezionale nel 2012, non è però composta di eternit, ma di materiale inerte, dunque non a rischio di diffusione di particelle di amianto".

Continua Ancisi: "Ciò - si afferma – “è stato più volte verificato dalla Polizia Municipale che, allertata dai vicini, ha effettuato vari sopralluoghi”. Ne prendo atto con sollievo. La differenza, non facilmente percepibile, non è stata colta - oltre che in occasione del sopralluogo compiuto da Lista per Ravenna - neppure dai vicini stessi, che a Lista per Ravenna si sono rivolti non avendo ricevuto questo chiarimento. Resta, ovviamente, la collabenza dell’edificio, in essere da otto anni, comprendente ora l’instabilità della tettoia, che, essendo l’immobile situato nel centro urbano, all’incrocio tra due strade (via Crocetta e via Romea Sud) di grande frequentazione, pone un problema non solo estetico/ambientale".

Aggiunge l'esponente di LpRa: "Al riguardo, da oltre un anno e mezzo la proprietà ha commissionato allo studio dell’architetto Rambelli un progetto di massima per la realizzazione, previo abbattimento dei due edifici affiancati della medesima proprietà, di un condominio che, nel rispetto delle normative urbanistiche vigenti, consente la realizzazione di otto unità abitative e di uno spazio commerciale di 280 metri quadri. Riprendo, in proposito, a ciò autorizzato, le parole stesse di quanto mi è stato direttamente riferito: “La difficilissima situazione economica che ha colpito soprattutto il mercato immobiliare, non ha consentito, da parte della proprietà, nonostante l'interesse manifestato da alcune imprese sopravvissute, di addivenire alla sua alienazione. L’impossibilità degli interessati ad avere accesso ai mutui e ad altre forme di credito, fa sì che la proprietà non potrebbe pretendere, come giusto, una garanzia a fronte di pagamenti dilazionati, con l’incognita che, durante il tempo necessario per la realizzazione, l’impresa  - stante la quasi totale paralisi del settore - incorra in difficoltà. Le assicuro che la proprietà è continuamente attiva nella ricerca della soluzione di questo problema di via Crocetta, che crea disagio in un’area di assoluto prestigio”".

Conclude Ancisi: "La polizia municipale, a cui trasmetto questa nota, ha le competenze per escludere che non sussistano problemi di sicurezza nell’ex magazzino e per vigilare sul rispetto dei regolamenti civici. Da parte mia, il piccolo contributo che posso offrire è di pubblicizzare, con questa nota, l’opportunità d’investimento immobiliare - in tempi normali assolutamente attraente - esistente in questa parte della città e il rendering di come potrebbe essere, dal punto di vista architettonico, la nuova costruzione. Meglio di com’è messo il magazzino ora, anche se, dal medesimo punto di vista, gli edifici originali si facevano, secondo me, preferire".

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