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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tariffe dell'acqua retrodatate di un anno e mezzo, Ancisi chiede lumi al sindaco

“Le nuove tariffe dell’acqua potabile in cui gli utenti di Hera si sono imbattuti solo da aprile 2019, pur retrodatate a tutto il 2018, sono passate sotto silenzio pubblico"

“Le nuove tariffe dell’acqua potabile in cui gli utenti di Hera si sono imbattuti solo da aprile 2019, pur retrodatate a tutto il 2018, sono passate sotto silenzio pubblico. Ingiustamente, c’è da dire. Intanto perché le ricadute non sono tutte così favorevoli come si recita (“premiati i consumi corretti”, “graduazione dei prezzi secondo il numero dei famigliari conviventi”), bastando dire, ad esempio, che sono nettamente penalizzate, tranne che si lavino poco, le persone che vivono sole, non di rado anziane e con reddito scarso”: è la presa di posizione di Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna. 

Ancisi cita il caso di Riccardo Merendi, un cittadino di Lido Adriano che “ha voluto vederci chiaro, battagliando a lungo con Hera per ottenere risposta. Non essendoci riuscito, ne ha tratto ragione per rivolgere infine, l’8 ottobre scorso, avviando così una collaborazione a più lungo raggio con Lista per Ravenna, un esposto ad Arera, l’ente pubblico che per legge ha il compito di tutelare gli interessi dei consumatori. Ne riprendo di seguito il contenuto, trattandosi di un servizio pubblico di interesse generale. In sostanza, secondo l'esposto “solo con la bolletta di aprile 2019 Hera ha comunicato ai suoi utenti del servizio idrico integrato di avere “dal 1 gennaio 2019” adeguato “le tariffe del servizio idrico, in linea con quanto previsto dall’Autorità nazionale di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La modifica, con l’obiettivo di uniformare le categorie di utilizzo del servizio idrico su tutto il territorio nazionale, verrà completata nel corso del secondo semestre 2019 sulla base delle rilevazioni dei consumi effettuata nel primo semestre, anche per gli adeguamenti riferiti al 2018”. Il provvedimento di ARERA è stato però deliberato il 28 settembre 2017. Appare dunque evidente che Hera ha informato i suoi utenti di questo provvedimento solo un anno e mezzo dopo la sua adozione, effettuando il ricalcolo delle tariffe addirittura da dicembre 2017. HERA avrebbe dunque potuto informarli già a partire dal 2017, eventualmente senza quantificare ancora gli importi, se da definire. I consumatori avrebbero potuto mettersi meglio al corrente delle nuove disposizioni, assumere decisioni, regolare i propri usi. Tutto ciò è stato loro precluso per totale mancanza di informazione e trasparenza. Molti si sono improvvisamente trovati di fronte a sorprese sgradite”. Inoltre si chiede ad Arera, “qualora fossero rilevate irregolarità, se si intende prendere i provvedimenti necessari affinché venga stornata dalle bollette la quota di conguaglio relativa ai consumi rilevati prima della comunicazione dell’adeguamento tariffario”. 

Da parte sua Ancisi interroga il sindaco in Consiglio comunale se intenda attivarsi presso Atersir (Agenzia territoriale per i Servizi Idrici e Rifiuti della Regione) per dare risposta ai quesiti del cittadino, così da riferirne i contenuti ai nostri concittadini nella sede più consona ed autorevole, che è il Consiglio comunale”.

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