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Terremoto in Centro Italia, Errani: "Il primo impegno la trasparenza"

Vasco Errani è stato Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso

CISL - "Nel crocevia delle inopportune polemiche che stanno caratterizzando questa delicata fase post terremoto dell’Italia centrale, la nomina di Errani a commissario straordinario del Governo per la ricostruzione delle aree colpite rappresenta di sicuro un’ottima notizia - commenta Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna -. L’uomo giusto, al posto giusto. Un giudizio dettato non solo dalla sua grande capacità politica-amministrativa e dall’esemplare rettitudine istituzionale, ma anche dall’esperienza maturata quando, in qualità presidente della Regione Emilia-Romagna e di commissario straordinario, ha gestito la fase di prima emergenza e poi quella di ricostruzione dopo il terribile sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna nel maggio 2012".

"Un modello, quello voluto da Errani, che ha sempre puntato a ‘fare rete’, a ‘fare sistema’, improntato su un dialogo costruttivo che ha poi sempre condotto a un alto livello di condivisione con i sindaci dei comuni colpiti dalla calamità, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e gli attori sociali ed economici del territorio - prosegue -. Una politica che ha trovato un’adeguata linea di continuità con l’attuale presidente Bonaccini, tanto che oggi molti parlano di un vero e proprio “modello emiliano-romagnolo”. Un sistema condiviso che, a differenza di altre parti della nostra penisola, è riuscito a trovare in sé anche gli anticorpi contro le insidie dell’illegalità. E il ‘processo Aemilia’, con gli stessi sindacati che si sono costituiti parte civile contro le infiltrazioni mafiose, ne è una tangibile dimostrazione".

"Tuttavia, le lusinghe date dall’aver lavorato bene, dall’aver fatto il meglio possibile non devono far dimenticare i grossi ostacoli posti ancora una volta da un’insopportabile e disarmante burocrazia - conclude -. Troppo spesso causa principale dei ritardi accumulati nella ricostruzione di abitazioni, imprese, centri storici e beni culturali e religiosi. Burocrazia che ha trovato terreno fertile negli ampi spazi concessi dalla mancanza di una legge quadro di riferimento a livello nazionale sull'emergenza. Ed è forse da quest’ultimo punto che bisogna ripartire per dare a un uomo della caratura di Errani gli strumenti migliori per affrontare i problemi di una tragedia di tali dimensioni".

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