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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terremoto, Spadoni (Udc): "Pagare i fornitori colpiti dal sisma"

Il blocco dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione è uno dei temi più avvertititi di questi ultimi anni. Si tratta di una situazione che aggrava la già difficile gestione economica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il blocco dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione è uno dei temi più  avvertititi di questi ultimi anni. Si tratta di una situazione che aggrava la già difficile gestione economica di numerose ditte fornitrici soprattutto  per  mancanza della necessaria  liquidità   al fine di affrontare la normale gestione di ogni giorno. Molti i gesti e le azioni tragiche che si sono consumati da parte di imprenditori esasperati i cui atti estremi sono spesso riconducibili a fenomeni economici di oggettiva  sofferenza. Un tema che dovrà trovare una soluzione definitiva sino a ipotizzare un’eventuale elusione del Patto di stabilità da parte degli enti locali se non si vuole continuare ad addossare questo insostenibile e penalizzante  aggravio che ricade sulle piccole e medie imprese costrette ad assumere funzioni improprie  di banca  senza vedersi riconosciuto alcun interesse passivo per i ritardi accumulati dalla pubblica amministrazione.  

Oltre al mancato rispetto dei tempi di pagamento, nonostante le precise direttive europee, la situazione si è ulteriormente aggravata specie nelle località colpite dal terremoto. E sull’argomento  desidero citare l’esempio di un commissario di un’ azienda sanitaria di Salerno, il quale, attraverso una sua opportuna scelta,   offre un interessante spunto di riflessione sull’argomento in oggetto, per affrontare la questione dei ritardati  pagamenti soprattutto a proposito dei  fornitori  gravemente colpiti dai fenomeni sismici. Il massimo esponente di quell’Asl, nello specifico,   ha fornito la sua concreta risposta di solidarietà  pagando   tutte  le fatture dei fornitori di  imprese biomedicali colpite dal sisma nella nostra regione. Gesto non classificabile come  simbolico,  ma portatore di sensibilità e di solidarietà in un preciso momento di stagnazione economica aggravata  dal  susseguirsi di eventi sismici paralizzanti  per la vita sociale ed economia dei territori interessati. Fermo restando il giudizio positivo rispetto alla scelta fatta dal dirigente sanitario campano, con la presente si chiede  al rappresentante di codesta Provincia nella sua veste di presidente  della Conferenza socio sanitaria,   di intervenire sul nuovo direttore  generale dell’azienda sanitaria di Ravenna per verificare se esistano  fra i propri fornitori di beni e di servizi, imprese con sede a Reggio Emilia, Bologna, Ferrara e Modena.

In caso affermativo, si chiede di appurare se da parte del massimo dirigente della nostra A.usl vi sia la disponibilità di  intraprendere un percorso amministrativo contabile teso a liquidare con carattere d’urgenza le forniture a quel tessuto economico produttivo colpito dalle scosse telluriche.  Si chiede, inoltre, di verificare se questo ente  ha rapporti con qualche impresa dei territori colpiti dal terremoto e se l’esempio dell’Ausl di Salerno può trovare condivisione. Infine, in linea più generale l’interpellante desidera conoscere   quali azioni concrete  intenda adottare l’inquilino di Piazza dei Caduti per rimuovere gli ostacoli esistenti e riportare alla normale attività il rapporto fornitori-ente pubblico nel rispetto dei termini di pagamento.
 

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