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Trasferimento dell'elmo a Classe, il Pri: "Coinvolgere nel confronto la comunità locale"

Nel corso del dibattito i cittadini hanno rimarcato ancora una volta il loro disappunto per il trasferimento dell’elmo al Museo Archeologico della Città di Ravenna

"Elmo Negau: problema o opportunità?". Questo il titolo dell'assemblea pubblica promossa dalla sezione Pri “Fratelli Bandiera” di San Pietro in Campiano che si è svolta giovedì pomeriggio alla Taverna Garibaldi, a San Pietro in Campiano, presieduta dal segretario Bruno De Modena, e che ha visto la partecipazione del vicesindaco, Eugenio Fusignani e del capogruppo in Consiglio comunale, Chiara Francesconi.

Nel corso del dibattito i cittadini hanno rimarcato ancora una volta il loro disappunto per il trasferimento dell’elmo al Museo Archeologico della Città di Ravenna. Francesconi ha sottolineato come “l’idea di trasferire l’elmo al Museo Archeologico della Città di Ravenna sia scientificamente corretta, ma che occorra coinvolgere maggiormente la comunità locale in un confronto che è anche necessario per aggiungere valore al territorio”.

Il vicesindaco, ha quindi proposto alcuni punti "per giungere ad una soluzione in grado di offrire concrete opportunità all’offerta culturale complessiva dell’intero territorio comunale, attraverso l’imminente apertura del Museo Archeologico della Citta di Ravenna a Classe, ma anche soprattutto con un potenziamento delle attività del territorio". In particolare, Fusignani ha quindi affermato "di lavorare all’interno della Giunta affinchè ci sia un impegno del Comune teso a investire nel centro didattico e museale di San Pietro in Campiano, attraverso opere di ristrutturazione, ammodernamento e efficientamento della struttura, garantendo, in ogni modo, la permanenza a San Pietro in Campiano, sia dei laboratori sia degli aspetti espositivi".

Infine "di chiedere un maggior impegno alla Fondazione “Ravenna Antica” a mantenere in essere il museo del territorio e il centro didattico a San Pietro in Campiano anche attraverso azioni come quella di realizzare una copia fedele dell’elmo da tenere in loco e un impegno a far sì che, almeno una volta all’anno, le scolaresche locali possano vedersi garantita la possibilità di accedere senza costi al Museo Archeologico della Città di Ravenna, il quale in ogni caso, anche attraverso opportune rappresentazioni topografiche, dovrà garantire dei rimandi al ricco territorio decimano ed in particolare alla struttura museale-didattica di San Pietro in Campiano.

Il segretario comunale, Stefano Ravaglia, si è detto "particolarmente soddisfatto dell’iniziativa" e a tal proposito ha evidenziato come “il Pri di Ravenna farà tutta la sua parte per cercare di sostenere non solo queste proposte ma anche per garantire una continuità di presenza, rafforzando gli impegni delle istituzioni nel mantenimento e nella valorizzazione dell’importante struttura museale-didattica di San Pietro in Campiano”.

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