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Trasporto pubblico, sospese due corse tra Ravenna e Lugo

Gianfranco Spadoni (capogruppo Udc in Provincia) punta il dito sulla sospensione di due corse giornaliere da piazza dei Caduti a Ravenna, a Lugo. Contestata anche la tempistica della scelta

Il 31 ottobre scorso, in tutte le fermate ATC è stata affissa una comunicazione con la quale si avverte l’utenza della soppressione della corsa  con partenza alle ore 8 da piazza dei Caduti, nella tratta Ravenna -  Lugo. Tale decisione scaturisce dal fatto che l’azienda trasporti di Bologna ATC, che a sua volta ha trasferito la parte del trasporto pubblico alla società Tper – Trasporto passeggeri Emilia Romagna – è stata costretta a rafforzare una seconda corsa aggiuntiva delle ore 13,26 da Ravenna a Lugo per fornire una più adeguata risposta agli studenti. Decisione   che ha indotto l’amministrazione di Tper con l’implicito avallo dell’Agenzia di mobilità – Ambra -, (partecipata  con il 20% dalla Provincia di Ravenna, dal 12,34% dal comune di Faenza e dal 7,27% da quello di Lugo, più altre partecipazioni minori da parte dei vari comuni),  a sopprimere addirittura due corse, quella delle ore 8 e quella delle ore 10,  per “non aumentare i costi di gestione”, come viene riferito.   

Decisione assolutamente discutibile e che merita  alcune osservazioni, a cominciare da una questione di merito. Affiggere, infatti,  un cartello il 31 ottobre, all’ultimo momento,  a ridosso di due festività, ha impedito una comunicazione trasparente ed efficace, e ha prodotto, di conseguenza,  molti disagi sulla clientela abituale costretta a organizzare il proprio viaggio alla meglio, non avendo, oltretutto,  neppure il servizio alternativo offerto dai treni. La soppressione di queste due corse, e in particolare quella delle ore 8, tra l’altro, è stata fatta senza tenere conto dell’elevato numero di passeggeri in larga parte  lavoratori, i quali utilizzavano il trasporto su gomma per raggiungere i posti di lavoro a Bagnacavallo e a Lugo.

Alla luce di  questa inopportuna scelta, vale la pena di evidenziare gli stessi rischi e le stesse preoccupazioni espresse dal gruppo Udc provinciale in occasione della fusione di Start Romagna: vale a dire la permanenza di troppi soggetti competenti sull’argomento trasporto (Atc,Tper, Ambra, Start,..), le  possibili sovrapposizioni, la creazione di disservizi e, paradossalmente, il prevedibile incremento dei costi generali e dei biglietti per i passeggeri (come, peraltro, è  avvenuto). Oltretutto pare emerga come l’ annullamento  delle citate  corse, oltre a privare la comunità di un  servizio utile e  indispensabile,  sulla base del numero dei viaggiatori, rappresentava per l’azienda  di trasporto un saldo sicuramente  attivo.
Si chiede, dunque, al Presidente di  verificare quanto accaduto e di ricercare idonee soluzioni per evitare enormi disagi ai cittadini lavoratori.  
                            
Gianfranco Spadoni
consigliere provinciale Udc

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