rotate-mobile
Politica

Turismo, il progetto di De Pascale: "Un hotel al posto della Provincia"

"Uno dei punti che dobbiamo affrontare con decisione è il tema della ricettività", ha esordito il candidato sindaco del Partito Democratico

"Energia per il turismo - Destinazione Romagna". Questo è il titolo dell'incontro che si è svolto lunedì sera nella sede del Comitato elettorale di Michele De Pascale. La serata è stata articolata in due parti: una prima parte, con l’intervento di Andrea Corsini, assessore Regionale al Turismo e al Commercio, rivolta a comprendere gli obiettivi della nuova legge regionale sul turismo, una seconda parte dedicata all'opinione di De Pascale. 

Una grande politica di rilancio delle strutture ricettive - “Uno dei punti che dobbiamo affrontare con decisione è il tema della ricettività - ha esordito il candidato sindaco del Partito Democratico -. In primo luogo dobbiamo partire dai controlli sulla qualità ospitale. Non possiamo rischiare di deteriorare l’immagine dell’intera località per colpa di una minoranza che si promuove per quello che non è.  In questo senso è un dovere delle Amministrazioni comunali (tra l’altro attribuito anche da una Legge regionale) controllare la qualità e verificare se alle stelle dichiarate corrispondono i servizi e, contemporaneamente, mettere a disposizione incentivi e risorse perché l’offerta ricettiva si riqualifichi. Abbiamo inoltre un tema di abusivismo, cioè di concorrenza sleale praticata da alcuni operatori rispetto alle strutture ricettive. Inoltre penso che come amministrazione comunale dobbiamo porre le condizioni perché si insedino in città almeno un paio di grandi strutture ricettive".

"“Faremo in modo che un privato che voglia riconvertire un grande palazzo in una struttura ricettiva abbia una corsia preferenziale. E se un privato decide di trasformare un condominio, che è una rendita, in un albergo, che è un’impresa, per 10 anni gli evitiamo di pagare l’Imu - ha aggiunto -. Sono inoltre convinto che il pubblico debba investire in maniera diretta in ricettività. E su questo ho fatto un sogno. Ho immaginato un grande hotel, che si integri con la bellezza della città e trasferisca valore al cuore culturale della nostra Ravenna. Per un secolo, dall’’800 al ‘900, il Palazzo della Provincia è stato l’Hotel Byron di Ravenna, il più grande e prestigioso albergo della città. È così che ho immaginato nel futuro lo splendido palazzo della Provincia, pensando a quando, chiuse le Province, l’edificio verrà svuotato dagli uffici. Mi piacerebbe che nella prossima legislatura questo fosse un progetto realizzabile anche in onore alla storia di una città. L’idea potrebbe essere quella di bandire un project financing e dare in gestione ad un operatore privato la struttura per gli anni necessari ad ammortizzare l’investimento, ripristinando così un grande hotel in città e donando al centro di Ravenna una realtà di grande valore”. 

Gestione dei monumenti - Secondo De Pascale è necessario, nel carnet di offerte, "disporre anche una proposta onnicomprensiva dell’offerta storico-artistica della città, lavoreremo in questa direzione per arrivare ad un accordo con la Curia e sono convinto che una soluzione la si possa trovare, ma sinceramente non credo che i turisti non vengano a Ravenna perché non c’è il biglietto unico.   Facciamo in modo che tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei siti artistici e culturali (Comune, Stato, Curia, Fondazioni) elevino il livello di qualità dell’offerta e sono certo che dal momento in cui tutti coinvolgeranno le migliori professionalità sarà semplice trovare le formule commerciali adatte alle esigenze di ogni turista".  

Un piano strategico per la vocazione dei lidi  - Per il candidato sindaco è necessario "fare leva sugli elementi che ci rendono unici e sui quali nella competizione, da qui al futuro, possiamo risultare vincenti. Sul turismo balneare abbiamo un grande valore: 30 km di costa come Comune di Ravenna e 65 chilometri nell’area del Parco del Delta. Se sapremo differenziare, in 65 chilometri di costa possiamo davvero coprire l’offerta balneare completa, ma non se ogni lido imita l’altro e facciamo di tutto un po’. Dobbiamo preparare insieme agli operatori un piano strategico che attribuisca una vocazione specifica ad ogni singolo lido. Sicuramente Ambiente, Sport, Cultura ma anche intrattenimento e divertimento che sono componenti altrettanto fondamentali dell’offerta". 

Una società di promo-commercializzazione - "Sul turismo una volta costruito il progetto, dobbiamo darci uno strumento forte e condiviso perché il progetto venga promosso e venduto in tutto il mondo. In tempi brevi dobbiamo costruire una società pubblico/privato – non solo nel nostro comune, ma provando a coinvolgere Comacchio, Cervia e l’entroterra – che deve accogliere al suo interno sia le Amministrazioni comunali che gli operatori del settore - evidenzia -. Un contenitore che si occupi di fare informazione, statistica, ricerche di mercato, promozione, e soprattutto vendita del prodotto turistico con un Direttore Commerciale di comprovata esperienza internazionale e condiviso con i soci privati. Ogni anno, dati statistici alla mano, si cercherà di capire con oggettività se stiamo creando valore economico e ricchezza o meno.  Io penso che per questo i tempi siano maturi. Per gli operatori privati significa lavorare non più da soli, ma in squadra. Se vogliamo fare un salto di qualità abbiamo bisogno di attrarre grandi competenze e lavorare insieme. Questo è lo spirito con cui intendiamo lavorare". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turismo, il progetto di De Pascale: "Un hotel al posto della Provincia"

RavennaToday è in caricamento