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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un bilancio di 43 milioni di euro per i Comuni della Bassa Romagna

La manovra di bilancio 2012 dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stata presentata mercoledì sera al Consiglio dell'Unione

La manovra di bilancio 2012 dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stata presentata mercoledì sera al Consiglio dell'Unione. Nella premessa generale il Presidente Raffaela Cortesi ha evidenziato che il Bilancio dell'Unione è l'occasione che, in modo diretto e lineare, rimanda ad una riflessione complessiva sui nove Comuni che ne sono parte costitutiva e, più in generale, sulla situazione della Bassa Romagna e dell'intero Paese.

Un bilancio di 43 milioni di euro che ha due priorità assolute: mettere in sicurezza il welfare locale, per continuare a disporre di una forte coesione sociale; assicurare una crescita intelligente e sostenibile del sistema economico e produttivo, per accrescere la competitività del sistema e per ampliare le opportunità di occupazione qualificata.

In coerenza con questi indirizzi gli interventi relativi al comparto del welfare sommano a circa 26, 8 milioni di euro (12 milioni per i servizi sociali più 14,8 per l'istruzione e la prima infanzia) e, quelli afferenti il sostegno alla crescita e alla promozione territoriale, ammontano a circa 4 milioni di euro a cui vanno aggiunti 24 milioni di euro corrispondenti al totale degli investimenti in opere pubbliche che il sistema integrato Unione e Comuni si accingono a realizzare. Un impegno elevato che potrà servire ad assicurare lavoro alle imprese locali e ad incrementare i livelli occupazionali.

Restano tuttavia gli aspetti più problematici dovuti alla riduzione dei trasferimenti che, per l’Unione e i nove Comuni, ammontano a circa 8,5 milioni di euro nel 2012 e che, nel biennio 2011/2012 sommano a circa 11 milioni di euro. A fronte di ciò la manovra adottata dai Comuni è di circa 7,6 milioni di euro quindi molto inferiore ai tagli del governo. Ciò significa, ha continuato il Presidente Cortesi, che prosegue la linea di  ottimizzazione nell'uso delle risorse locali e di riduzione dell'incidenza del costo del sistema Unione/ Comuni sull'economia del Territorio, pur salvaguardando l'erogazione dei servizi e la realizzazione degli investimenti. Calano i costi di funzionamento degli enti, un tema a cui la costituzione dell'Unione ha dato un contributo decisivo, tant'è che la spesa corrente del bilancio consolidato del 2012 risulta essere inferiore di oltre 2,2 milioni di euro rispetto a quella del 2011.

Dunque, il bilancio presentato evidenzia le difficoltà attuali, ma anche i notevoli passi in avanti che ha compiuto il sistema associativo della Bassa Romagna. Per questa ragione, Cortesi ha concluso il proprio intervento affermando che “Oggi più che mai stare fermi, gestire l'esistente o arroccarsi in una illusoria difesa del passato, significa restare indietro. Perciò, immediatamente dopo l'approvazione dei bilanci  proponiamo che si apra il confronto sulla Bassa Romagna 2020. Quella sarà la sede per l'elaborazione di un piano strategico sullo sviluppo e sulla promozione del territorio che vedrà impegnate le istituzioni e tutte le forze politiche economiche e sociali.
 

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