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Una petizione per dire no al ricordo pubblico di Ettore Muti

E' stata recentemente consegnata al Prefetto di Ravenna una petizione contraria alla commemorazione, firmata da 756 cittadini e a cui hanno aderito 9 partiti e 16 associazioni

"Nei prossimi giorni c'è il rischio che la città di Ravenna venga ancora una volta offesa da celebrazioni in ricordo della morte del gerarca fascista Ettore Muti. Se questo fosse consentito anche quest'anno, si tratterebbe di un fatto particolarmente grave, dato che il recente trasferimento delle spoglie toglie ogni pretesto a cerimonie nel Comune di Ravenna". E' quanto scriveva l'onorevole Giovanni Paglia di Sinistra Italiana nella lettera inviata nei giorni scorsi all'attenzione del Questore e del Prefetto di Ravenna, "ribadendo il dato di una mobilitazione diffusa sul territorio che, a partire dalla Consulta antifascista ravennate, è arrivata fino alle massime istituzioni cittadine, invitandoli ad adoperarsi, specie dopo la presa di posizione del sindaco De Pascale, per impedire che possa commettersi il reato di apologia di fascismo e quindi che si possano tenere in qualsiasi forma pubblica commemorazioni del gerarca".

E' stata recentemente consegnata al Prefetto di Ravenna una petizione contraria alla commemorazione, firmata da 756 cittadini e a cui hanno aderito 9 partiti e 16 associazioni. "Ciò dimostra - conclude Paglia - quanto la memoria antifascista sia ancora viva nella nostra città e giustamente sensibile al tema". Forza Nuova ha già replicato che, in ogni caso, la celebrazione si farà.

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