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Urbanistica, l'assessore Del Conte: “Proseguiamo verso la riduzione del consumo di suolo"

Il Psc fu adottato nel giugno del 2005 e approvato nel febbraio del 2007. Negli anni seguenti l’approvazione e la sua entrata in vigore, si è assistito al passaggio da un ciclo edilizio che ha fatto registrare valori di produzione più alti dal secondo dopoguerra

“Con l’approvazione della delibera di variante in riduzione al Piano strutturale comunale proseguiamo nella politica di riduzione del consumo di suolo – afferma l’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte –, in favore del riuso del terreno edificato, della rigenerazione urbana, privilegiando il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente finalizzato alla salvaguardia del territorio agricolo e della promozione dell’attività agricola, rispetto al modello urbano basato sull’espansione. Infatti, saranno 92 gli ettari di terreno che passeranno da edificabili ad agricoli, di cui 53 erano aree residenziali e 39 produttive/miste. La variante in riduzione al Psc è stata motivata – prosegue Del Conte – sia dalla volontà di andare incontro alle numerose richieste pervenute all’Amministrazione da parte di proprietari di terreni che ne hanno richiesto il passaggio da edificabile ad agricolo, sia dal riconoscimento dei valori fondanti e degli obiettivi strategici della Legge regionale 24/2017 sulla tutela e l’uso del territorio. Inoltre, c’è la volontà di operare anticipando la riduzione del consumo di suolo agricolo nell’attesa che diventi operativo il Piano urbanistico generale, per il quale si sta svolgendo il percorso partecipato, che più organicamente affronterà la tematica del contenimento del consumo di suolo”.

Il Psc fu adottato nel giugno del 2005 e approvato nel febbraio del 2007. Negli anni seguenti l’approvazione e la sua entrata in vigore, si è assistito al passaggio da un ciclo edilizio che ha fatto registrare valori di produzione più alti dal secondo dopoguerra, ad un ciclo che ha lentamente segnato un importante calo di investimenti a fronte della riduzione di compravendite, fino all’odierna stasi del mercato immobiliare.

La situazione si è ulteriormente aggravata anche nella direzione della proprietà privata con l’introduzione di imposte quali Tari, Tasi e Imu, a seguito delle quali l’amministrazione ha iniziato a ricevere richieste di cancellazione delle previsioni edificatorie dagli strumenti urbanistici a causa della forte incidenza della tassazione sulla proprietà privata. Inoltre, le nuove tendenze urbanistiche, con particolare riferimento alla recente Legge urbanistica regionale, vanno tutte in direzione della riduzione del consumo di suolo, in favore del riuso di quello edificato, della rigenerazione urbana, privilegiando il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente finalizzato alla salvaguardia del territorio agricolo e della promozione dell’attività agricola, rispetto al modello urbano basato sull’espansione.

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