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Verlicchi (La Pigna): “Basta concorrenza sleale. Sagre paesane solo con prodotti tipici locali"

E' l'affondo del capogruppo in Consiglio comunale de "La Pigna", Veronica Verlicchi

"La proliferazione di sagre paesane che promuovono prodotti tipici di altre regioni-nazioni svolgono una concorrenza sleale verso gli operatori locali della ristorazione". E' l'affondo del capogruppo in Consiglio comunale de "La Pigna", Veronica Verlicchi. "Le imprese, che pagano le imposte, sono soggette a tutti i costosi adempimenti burocratici per svolgere la loro attività; al contrario degli organizzatori di eventi che non sono certo vessati da tutti questi obblighi - aggiunge -. La concorrenza sleale é favorita anche dall’incapacità dell’amministrazione a guida Pd di redigere un calendario di eventi che favorisca le attività economiche, e di conseguenza il turismo, invece di penalizzarle. Oltre a ciò, la stessa amministrazione elargisce, peraltro senza pretendere alcuna rendicontazione, contributi comunali alle pro loco, ai comitati cittadini, a parrocchie ed addirittura ad imprese  che organizzano eventi enogastronomici che promuovono e valorizzazione prodotti di altre regioni e/o Nazioni".

"E’ ora di dire basta a questa concorrenza sleale - attacca Verlicchi -. Il Comune deve elargire i propri contributi economici solo a favore di quegli eventi che valorizzano i prodotti del territorio e che sono realizzate con i propri soci volontari di pro loco e comitati cittadini.  É indispensabile che le sagre coinvolgano gli operatori della ristorazione della località, a cui compete il compito di elaborare menu specifici per la valorizzazione dei prodotti locali. Ho, quindi, depositato un ordine del giorno che chiede al sindaco e alla Giunta Comunale di elargire contributi solo ai soggetti che organizzano sagre e feste e che, attraverso il lavoro dei volontari,  promuovano solo prodotti tipici locali anche col coinvolgimento degli operatori  della  ristorazione del luogo. A questo proposito, é necessario che il Comune di Ravenna si doti al più preso, così come hanno già fatto altri Comuni più attenti, di un regolamento per le sagre e le feste. Un regolamento che tenga conto della non ripetitività della sagra nello stesso anno, dell’applicazione delle imposte e della loro durata". 

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