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Verlicchi (La Pigna): "Ecco il nostro programma d'aiuto per imprese e famiglie"

"Riteniamo che le misure adottate dall'amministrazione de Pascale siano gravemente insufficienti"

La situazione economica e finanziaria di bar, ristoranti, palestre, circoli, scuole di danza, strutture ricettive, agenzie di viaggio, guide turistiche, ambulanti e più in generale di tutte le attività commerciali colpite dalle restrizioni governative per la lotta alla diffusione del Covid-19 è drammatica anche a Ravenna. "In questo anno dall'inizio della pandemia, abbiamo presentato al sindaco uscente Michele de Pascale decine di proposte a sostegno delle imprese e di tutti i ravennati in difficoltà - spiega la candidata sindaco della Pigna Veronica Verlicchi - La stragrande maggioranza di queste sono state respinte al mittente. Riteniamo che le misure adottate dall'amministrazione de Pascale siano gravemente insufficienti. E' dovere di un ente pubblico, quale è un Comune, supportare i propri cittadini e il tessuto economico del territorio, con azioni concrete e mirate che vadano a sopperire, per quanto possibile, la mancanza di aiuti da parte dello Stato".

La lista civica La Pigna sta predisponendo un programma di azioni e di iniziative denominato #RicostruiAmoRavenna. "Nel programma - spiega Verlicchi - disponiamo che bar, ristoranti, ambulanti, negozi, attività commerciali ed artigianali vengano esentati dal pagamento del canone unico (che ha appena sostituito Tosap e imposta comunale sulla pubblicità), fino al 31 dicembre 2021. Inoltre considerando che i ristori statali e regionali sono, di fatto, poco più che una mancia per le imprese ravennati, prevediamo che si disponga l'erogazione di contributi comunali integrativi. Attraverso lo stanziamento di un fondo dedicato, si provvede ad erogare contributi da un minimo di 2500 euro per le attività dei pubblici esercizi e di palestre e di 1500 per le altre attività economiche colpite dalle restrizioni della pandemia. E ancora: riduzione della Tari e ricalcolo in base alla riduzione del fatturato dell'attività. Le risorse comunali ci sono: occorre solo fare una scelta politica destinandole ad iniziative in favore dei ravennati invece che a progetti inutili, ancor più in questo momento così drammatico. Costose consulenze non necessarie, contributi esorbitanti ad associazioni e fondazioni amiche, che non generano ricchezza ma che costituiscono la rete clientelare del Partito Democratico di Ravenna. Quelle enunciate sono solo una parte delle iniziative che abbiamo elaborato e che intendiamo mettere in campo per sostenere imprese, famiglie e lavoratori ravennati".

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