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Via Canale Molinetto, Viva Ravenna: "Col sottopasso non diventi il cimitero dei commercianti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

In conseguenza dell’accordo sottoscritto da comune di Ravenna e Ferrovie dello Stato, la realizzazione del sottopasso ferroviario su via Canale Molinetto - come noto, e per esigenze di carattere normativo - è un opera da considerarsi inevitabile e prossima. In conseguenza, le vie Circonvallazione Piazza d’armi, viali Santi Baldini, Pallavicini e (soprattutto) Cesarea subiranno un aggravio in termini sia di intensità che di carico di traffico, ancora più pressante nelle vie Garigliano, Tagliamento ed Isonzo, data la loro dimensione ridotta. Dando per scontato che la stabilità degli edifici circostanti venga garantita in conseguenza delle risultanze delle verifiche largamente caldeggiate, rimane però irrisolto il problema della attività commerciali presenti nella zona, che subiranno sia gravissimi danni temporanei per il periodo dei lavori che pregiudizi definitivi una volta che il nuovo assetto del traffico diverrà definitivo.

Nel mese di maggio scorso la questione, affrontata anche con una petizione sottoscritta da un nutrito gruppo di cittadini, è stata discussa in occasione di un incontro tenutosi fra il Sindaco, l’Assessore ai lavori pubblici e i rappresentanti di Comitati e Consigli territoriali, che lamentano di non aver ottenuto una risposta chiara ed esauriente. Con Filippo Donati sindaco, nei primi cento giorni di legislatura - in previsione anche della necessaria costituzione di una conferenza di servizi - riuniremo attorno ad un tavolo tutti gli operatori economici dell’area interessata oltre che i rappresentanti dei residenti e dei consigli territoriali, al fine di concertare un sistema di organizzazione dei parcheggi nel periodo transitorio e definitivo, ed una serie di interventi che siano in grado di indennizzare (quanto meno parzialmente) chi nella zona opera, vive e lavora, nell'impegno di ridurre al minimo le problematiche ed i disagi. Solo una concertazione vera e partecipata, della quale sia attore anche chi sa cosa significhi investire, rischiare ed operare nel territorio, può portare a soluzioni di impatto accettabile.

Una Amministrazione non può imporre scelte e ristori sulla base di valutazioni astratte, decise dall'alto, distanti dal territorio su cui quelle scelte andranno ad impattare. Un nuovo sistema per un nuovo modo di fare politica, per una partecipazione ed una concertazione che siano vere, e in cui chi decide lo fa solo dopo avere ascoltato davvero, questo il modo col il quale abbiamo intenzione di governare questa città.

Nicola Grandi, capolista VivaRavenna, e Filippo Donati, candidato sindaco

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