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"Vietare gli spazi pubblici a tutte le ideologie totalitarie": respinta la mozione della Lega

"La maggioranza a traino Pd conferma nuovamente che per loro esistono morti di serie A e morti di serie B a seconda della provenienza geografica e dell’appartenenza politica"

Nella seduta di martedì il consiglio comunale ha respinto la mozione “Sulla regolamentazione e concessione di contributi, patrocini, spazi e sale pubbliche” (19 voti contrari, 8 favorevoli) presentata dalla Lega sulla spinta della risoluzione europea approvata un anno fa. "Chiedevamo una modifica all’uso delle sale pubbliche comunali, andando a cambiare la dichiarazione di antifascismo aggiungendo anche i nomi delle altre ideologie totalitarie come giusta condanna a tutte le violenze commesse dai regimi - spiega il consigliere Gianfilippo Nicola Rolando - Come prevedibile, la maggioranza in consiglio comunale di Ravenna a traino Pd disconosce il dispositivo dell’Unione Europea e disconosce il suo presidente David Sassoli Pd, bocciando la mozione di cui ero primo firmatario. Oltretutto è stata la risoluzione europea stessa che chiedeva la parificazione di tutti i regimi totalitaristici, ponendo sullo stesso piano Nazismo e Comunismo. Loro che si dichiarano prima europei poi italiani, loro che appartengono allo stesso partito politico che ha contribuito alla scrittura della risoluzione e che poi ovviamente lo hanno pure votato, loro che si fanno fregio (giustamente) del valore dell’antirazzismo... Loro non hanno nemmeno accettato una mia richiesta di compromesso ovvero di condannare senza far specifiche tutte le ideologie totalitarie! La maggioranza a traino Pd conferma nuovamente che per loro esistono morti di serie A e morti di serie B a seconda della provenienza geografica e dell’appartenenza politica. Una occasione mancata, peccato".

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