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Voltone Savini, approvato il restauro da 110 mila euro. Ancisi (LpRa): "Sia fatto entro il 2023"

Approvato il progetto di restauro dello storico voltone sotto il Palazzo del Comune. Ancisi: "L'opera sia realizzata senza ulteriori indugi"

Passo in avanti importante per la riqualificazione del Voltone Savini, passaggio decorato che collega piazza del Popolo con piazza XX settembre e che permette il passaggio sotto al Palazzo del Comune. Il 29 dicembre la Giunta ha infatti approvato, per un costo di 110 mila euro, il progetto definitivo-esecutivo di restauro del Voltone Savini. "Questo passaggio è fondamentale, essendo avvenuto entro l’anno 2022, affinché l’opera, compresa nel piano triennale degli investimenti 2022/2024, sia realizzata, come noi chiediamo, senza ulteriori indugi, entro il 2023". Questo il commento del consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi.

Il 30 luglio scorso era stato Gianfranco Spadoni, vice presidente di Lista per Ravenna, a sollevare, con un proprio comunicato, il problema. A settembre, lo stsso Ancisi aveva rivolto al sindaco l’interrogazione intitolata: “Vergogna monumentale nel Palazzo del Comune. Voltone Savini nell’indecenza”. "Gaetano Savini, ravennate, deceduto nel 1917, è stato un grande artista, cartografo, storico e archeologo italiano, che la nostra città celebra soprattutto come 'pittore, disegnatore e studioso dei monumenti ravennati'. Così recita la lastra posta nel 2003 dalla sezione ravennate di Italia Nostra sul “voltone” a lui intitolato - ricorda Ancisi - aveva infatti decorato, con pregevoli affreschi di motivi floreali, monumenti, luoghi e cittadini illustri di Ravenna, la volta anulare che ricopre il passaggio coperto interno al Palazzo Merlato, sede del Comune,tra piazza del Popolo e piazza XX Settembre. Savini aveva dipinto nel 1882 il soffitto della sala del Consiglio comunale, tuttora ben mantenuto, e poi, l’anno dopo, il “voltone”, che versa invece in grave degrado, sia nelle decorazioni del soffitto e della volta, che nel corridoio, dove lordure, muffa e piume di piccioni sono pressoché ovunque, angoli ed anfratti sono insudiciati e maleodoranti di urina, le pareti hanno l’intonaco macchiato e presentano evidenti scrostature, ecc".

Il 6 dicembre, in Consiglio comunale, ha risposto all’interrogazione l’assessora ai Lavori pubblici Del Conte. Consapevole della necessità di intervenire sul voltone, “di particolare valore storico e architettonico”, ha affermato: “Noi entro l'anno ne approveremo in Giunta il progetto di restauro, da realizzare sotto la tutela della Soprintendenza. Siccome il degrado strutturale è dovuto principalmente al fatto che le pareti presentano una forte umidità di risalita, fino a due metri di altezza, e quindi c’è un distacco degli intonaci, potremo procedere a demolire l'intonaco e a realizzarne un nuovo deumidificante, ma consistente, in modo da renderlo più resistente alla risalita dell'umidità. Per quanto riguarda le volte e il soffitto, il progetto prevede il pre-consolidamento della pellicola pittorica, propedeutico alle operazioni di consolidamento e di pulitura nei casi di sua disgregazione e sollevamento, nonché la rimozione, con pennelli o spazzolini mobili a mezzo di spugne, dei depositi superficiali parzialmente coerenti o parzialmente aderenti”.

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