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Minichini: "Ravenna non è immune dall’evoluzione del momento storico-politico"

Continuare ad affermare che Ravenna è una città tranquilla, denota non aver compreso l’evoluzione del momento storico-politico, culturale e sociale, che l’occidente sta attraversando e che nessuno è immune tantomeno noi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

A mente serena è possibile una disamina più oggettiva dei fatti che hanno interessato Ravenna, conclusisi con un extracomunitario morto ed il ferimento di appartenenti alle forze dell'ordine. Richiedere la "testa" dei vertici, in questi casi, è prassi normale quindi non c'è da scandalizzarsi. Dal punto di vista politico, responsabile principale è il sindaco e a seguire l'assessore con delega alla sicurezza. Sono questi infatti responsabili delle direttive di indirizzo da impartire al dipendente organo di polizia e a richiedere alle autorità del governo nazionale tutte le misure atte alla tutela della comunità amministrata. Fatta questa premessa, appare indubbia la richiesta di dimissioni avanzata da più parti che non deve significare incapacità rapportata all'età, piuttosto ad un indirizzo lacunoso o, addirittura, mancanza di indirizzo. Sia ben chiaro, non è in discussione l'intelligenza o il bagaglio culturale che va comunque riconosciuto a Martina Monti. Qualche dubbio, tuttavia, sulla esperienza nel settore potrebbe essere considerato. Restano, quindi, le responsabilità del sindaco. L'escalation di violenza che ha interessato Ravenna in questi ultimi mesi avrebbe dovuto suonare come un campanello d'allarme, che non è risolvibile con la semplice emanazione di ordinanze. L'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche, sono indirizzi fondamentali senza i quali nessuna azione può concludersi con successo. Continuare ad affermare che Ravenna è una città tranquilla, denota non aver compreso l'evoluzione del momento storico-politico, culturale e sociale, che l'occidente sta attraversando e che nessuno è immune tantomeno noi. Quanto alle paventate manifestazioni dei giorni a venire, che una parte di extracomunitari ha già annunciato, non promette nulla di buono. Gli animi sono esacerbati, da una parte e dall'altra, quindi serve un interlocutore di assoluta affidabilità che richiami al rispetto della legge gli organizzatori. Ravenna non può permettersi di essere strumentalizzata da sacche anarchiche che ben si infiltrerebbero in contesti del genere. Mi sia consentito esprimere cordoglio alla famiglia del tunisino deceduto, è atto d'amore di ogni cristiano. Ora, però, invito tutti a stringersi attorno al Corpo dei Carabinieri ed esprimere solidarietà ai due militi che hanno compiuto l'estremo gesto per difendere la propria vita e quella di eventuali altri cittadini, se non avessero fermata quell'auto guidata con follia omicida.

Pasquale Minichini - Lista per Ravenna

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