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Salute Lugo

All'ospedale di Lugo la "Ferrari" delle Tac che riduce le radiazioni dell'80%

Il dottor Orzincolo ha inoltre annunciato che di qui a poche settimane entrerà in funzione una nuova apparecchiatura diagnostica, un telecomandato digitale del valore di 200mila euro

Un’elevata qualità diagnostica unita a una sensibile riduzione della dose di radiazioni erogata al paziente e a una maggior velocità nell’esecuzione degli esami: sono questi i principali punti di forza di Revolution Evo, il nuovo tomografo computerizzato (TC), installato presso l’ospedale “Umberto I” di Lugo, operativo da circa un mese.

Del valore di 500mila euro, la TC verrà utilizzata - come spiegato dal direttore dell'Unità operativa di radiologia Carlo Orzincolo - per applicazioni in diversi campi della radiologia e neuroradiologia. La nuova apparecchiatura è infatti un sistema ad alta risoluzione e bassa dose radiogena, pensata per soddisfare le esigenze del presente ma predisposta per anticipare le sfide del futuro. È progettata per supportare la più ampia gamma di applicazioni ed esaminare i tipi di pazienti più diversi ed in particolare nei traumi, per i problemi di tipo chirurgico, urologico, internistico, cardiologico, vascolare, neurologico, neurochirurgico, pneumologico e ortopedico. Grazie a nuovi algoritmi di ricostruzione è possibile ridurre la dose radiogena erogata al paziente di oltre l’80% rispetto alle tecnologie tradizionali, mantenendo la stessa qualità delle immagini: un miglioramento rilevante soprattutto per chi si sottopone agli esami in età pediatrica. Il nuovo sistema TC consente di personalizzare la dose di radiazioni in base alle caratteristiche fisiche del paziente, preservando dall’esposizione organi sensibili. Inoltre, grazie all’introduzione di uno specifico sistema, consente di calcolare e registrare la quantità di radiazioni assunta in caso di esami ripetuti nel tempo. L’elevata risoluzione spaziale garantisce un’alta qualità dell’immagine: l’aumento del numero di strati e un numero maggiore di dati grezzi permettono di incrementare notevolmente la qualità diagnostica delle immagini per un ampio spettro di procedure: cardiologiche, angiologiche, neurologiche, neuroradiologiche, toraciche, dell’addome e muscolo scheletriche. Con opzioni più intelligenti e automatizzate per tutte le operazioni, la Tc, può ottimizzare l'efficienza del flusso di lavoro.

Il nuovo tomografo permetterà all’ospedale “Umberto I” di ampliare e migliorare i propri servizi: ad esempio consente di eseguire un esame total body in meno di dieci secondi ed esami più diagnostici e precisi per pazienti con protesi metalliche. Presso l’unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Lugo vengono effettuati ogni anno circa centomila esami di diagnostica per immagini, di cui 15.500 tac, 4.600 risonanze magnetiche, 14mila ecografie, 66mila esami radiologici. Nell’ambito dell’unità operativa di Radiologia, che coincide con l’ambito provinciale ravennate, gli esami sono stati, nel 2017, 411.247, di cui circa 64mila tac. Presso la Radiologia dell’Ospedale di Lugo lavorano 9 medici, 27 tecnici di radiologia compreso il coordinatore, 7 infermieri e 2 operatori sociosanitari (oss). L’Unità operativa è suddivisa in quattro sezioni: Radiologia convenzionale e di Pronto soccorso con apparecchiature di radiologia digitale, anche dedicate al pronto soccorso e apparecchio a telecomando digitale; Sezione ecografica dotata di due ecografi; Sezione TC con il nuovo apparecchio 128 strati; Sezione Risonanza Magnetica con un apparecchio da 1,5 tesla.

Il dottor Orzincolo ha inoltre annunciato che "di qui a poche settimane entrerà in funzione una nuova apparecchiatura diagnostica, un telecomandato digitale del valore di 200mila euro, e successivamente un’apparecchiatura diagnostica sarà spostata al Pronto soccorso in modo da potenziare il percorso del paziente in emergenza. Vi è inoltre un progetto di miglioramento mirato a potenziare la presenza di un tecnico e di un medico in guardia attiva in ospedale. Già ora le nostre macchine lavorano 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana nonché la domenica mattina”.

Il direttore medico del presidio ospedaliero Marisa Bagnoli ha evidenziato come anche nel periodo di installazione della nuova Tc, durato circa un mese, per non sospendere l’attività e non spostare pazienti è stata attivata un tac mobile a supporto dell’ospedale, e come il presidio di Lugo sia sempre più infrastrutturato grazie ad investimenti sia edilizi sia tecnologici. Conclusioni a cura del sindaco di Lugo Davide Ranalli: “Siamo di fronte a un nuovo investimento che potenzia le dotazioni tecnologiche dell’ospedale di Lugo per la diagnostica, e questa è una bella notizia. Un investimento che, come i tanti fatti negli ultimi anni, dimostra come ci sia la volontà di potenziare e qualificare l’ospedale di Lugo, così come quelli di Faenza e Ravenna. Una qualificazione che continuerà, come dimostrano gli impegni assunti pubblicamente dall’azienda, come la riprogettazione della rianimazione: non esiste infatti un ospedale qualificato senza un reparto di rianimazione qualificata, e a questa esigenza l’azienda ha dato una risposta positiva. Se questo sta avvenendo, è grazie a una precisa volontà politica: come sindaci abbiamo sempre sollecitato l’Ausl della Romagna affinché si muovesse in questa direzione, e oggi ne raccogliamo i frutti. Il nostro territorio, a differenza di altri, ha avuto il coraggio e la determinazione di affrontare una sfida importante come la riorganizzazione e l’unificazione delle aziende sanitarie, con lo scopo di razionalizzare le risorse e migliorare la qualità dei servizi. Oggi chiediamo che questo sforzo sia riconosciuto dalla Regione e dalle istituzioni in termini di ripartizione delle risorse, poiché abbiamo dimostrato una capacità organizzativa e operativa certamente non comune e soprattutto non scontata".

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