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Salute

"In Romagna oltre 34mila donne hanno il diabete": se ne parla in un incontro

Tantissime altre donne, inoltre, sono a rischio perché sovrappeso o obese, sedentarie, fumatrici, ipertese o con il colesterolo alto

Giovedì 15 marzo alle 17 a Ravenna, presso la Sala Cavalcoli in viale Farini, si parlerà di salute nella donna con particolare attenzione al diabete. L’evento, promosso dall’associazione delle persone con diabete della Provincia di Ravenna, dai club Lions di Ravenna, Cervia e Cesenatico con il contributo della Camera di Commercio di Ravenna e il patrocinio del Comune di Ravenna, vuole affrontare il tema della medicina di genere. La medicina di genere nasce trent’anni or sono, quando il National Institute of Health statunitense rese pubblico il primo rapporto sulla salute delle donne. I dati riportati su tale report evidenziarono come esistessero, oltre alle già note differenze biologiche, anatomiche e ormonali, anche diversità di risposta ai farmaci, un diverso rischio di sviluppo di malattia e, purtroppo, difformità di accesso alle cure.

Da quel momento partì un nuovo filone di ricerca, che pose in relazione la salute e il progredire delle patologie, con i differenti ruoli sociali, culturali ed economici determinati dal “genere”. Il diabete è una condizione nella quale pare ormai evidente una diversità basata sul genere: in Romagna, ad esempio, le donne con diabete di tipo due sono oltre 34.000, tantissime altre quelle a rischio perché sovrappeso o obese, sedentarie, fumatrici, ipertese o con il colesterolo alto. In queste pazienti il diabete ha spesso conseguenze peggiori rispetto ai maschi; ecco che diventa importante investire in cultura e formazione su tale tema, non solo per gestire al meglio le pazienti all’interno dei percorsi di cura già esistenti, ma soprattutto perché sono le donne che possono essere un veicolo di cambiamento e prevenzione per tutta la famiglia.

All’incontro interverranno Valeria Manicardi, opinion leader a livello internazionale su tale emergente realtà, Francesca Pellicano, responsabile del percorso di cura provinciale per le donne con diabete gestazionale, Paolo Di Bartolo, direttore della Diabetologia di Ravenna e della Rete Clinica di Diabetologia della Ausl della Romagna e Francesco Cannatà, già primario della diabetologia ravennate, responsabile per i progetti sul diabete dei club Lions, nonché promotore di numerosi progetti mirati a diffondere la cultura della prevenzione e della cura del diabete.

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