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Scuola, novità in classe tra vaccini, esami e leggi sul cyber-bullismo

Venerdì prima campanella per i 46.280 studenti della provincia di Ravenna. "Tante novità pensate per rendere la scuola più innovativa, inclusiva, attenta ai bisogni emergenti e sicura"

"Vaccini, legge sul cyberbullismo, nuovi esami e alternanza scuola-lavoro: tra molte novità, venerdì la campanella suonerà per 141mila studenti in Romagna, 30mila dei quali al primo anno di corso. In bocca al lupo a loro e ai 10mila insegnanti, 2mila dei quali di sostegno (a Ravenna 752), che si troveranno alle prese con i nuovi obblighi ma anche con tante migliorie introdotte dai decreti attuativi alla riforma scolastica del 2015". Così il deputato forlivese Bruno Molea, vice presidente della Commissione cultura alla Camera, saluta l'avvio del nuovo anno scolastico. In Romagna saranno nel dettaglio 141.276 gli alunni che domani inizieranno le lezioni (nelle scuole statali): 46.280 nella provincia di Ravenna, 52.606 in quella di Forlì-Cesena, 42.390 a Rimini e nel Riminese.

Più nel dettaglio, nella provincia di Ravenna si contano 15.541 studenti nelle scuole superiori, 10.005 alle medie, 16.307 nella scuola primaria, 4.427 nella scuola d'infanzia statale. "L'anno scolastico comincerà tra molte novità, a partire dalle incombenze stringenti per genitori e insegnanti: la certificazione vaccinale e gli adempimenti alla legge contro il cyberbullismo che, tra le altre cose, prevede che la scuola metta a disposizione un docente a controllo e prevenzione del fenomeno - ricorda Molea - Due provvedimenti che ritengo giusti e che ho fortemente sostenuto in Aula, ma che ben so stanno creando le prime normalissime difficoltà che ogni novità porta con sè: superata la fase di avvio, sia genitori che insegnanti si renderanno conto di quale rivoluzione positiva sia stata portata alla scuola". Sono tante le novità introdotte poi anche dai decreti attuativi della Buona scuola. "Più formazione per i prof, concorsi a cadenza regolare contro le cattedre vuote, inclusione certa per gli studenti disabili, un fondo per l’apprendistato ed esami riformati, tra cui la scomparsa dell’odiato quizzone e l'introduzione dell'inglese nell'Invalsi. E poi diritto allo studio più certo e via libera all'obbligo di alternanza scuola lavoro già dal terzo anno delle superiori - ricorda l'onorevole Molea - Tutte novità pensate e normate per rendere la scuola più innovativa, inclusiva, attenta ai bisogni emergenti e sicura per i nostri ragazzi, cittadini del futuro".

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