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'Blue Monday', perchè è il giorno più triste dell'anno? I rimedi naturali per combatterlo

Arriva puntuale anche quest'anno il "Blue Monday", il giorno considerato come il più triste dell'anno. La data è fissata per lunedì 16 gennaio, come da tradizione il terzo lunedì del primo mese dell'anno

Arriva puntuale anche quest'anno il "Blue Monday", il giorno considerato come il più triste dell'anno. La data è fissata per lunedì 16 gennaio, come da tradizione il terzo lunedì del primo mese dell'anno. Ma da dove nasce questa convenzione? E cosa sta a significare?

La storia del Blue Monday

Il terzo lunedì dell'anno si è guadagnato la nomea di giorno più triste grazie a uno studio dello psicologo Cliff Arnall in base a un complicato calcolo. Pare che nei primi anni Duemila Arnall abbia messo a punto un’equazione che andava a prendere in considerazione vari elementi, fra cui: il meteo, il denaro speso durante le feste natalizie, il tempo trascorso dal Natale, il fallimento dei propri propositi per il nuovo anno e il calo motivazionale dovuto al periodo che segue le feste. Insomma un'equazione che va a considerare tutte quelle variabili che possono causare il nostro basso livello di motivazione. In base a questo calcolo venne definito il primo Blue Monday: il 24 gennaio 2005. 

Le critiche al Blue Monday

Non mancarono già allora le critiche al Blue Monday. Innanzitutto nel tempo vennero emanate due differenti equazioni per determinare "il giorno più triste dell'anno" e in entrambi i casi non veniva attribuita alcuna unità di misura. Pare infatti che l'invenzione del Blue Monday non fosse altro che una grande trovata pubblicitaria orchestrata da Sky Travel, noto canale televisivo del gruppo Sky UK dedicato ai viaggi. 

L'intento di questa operazione, qundi, pare fosse quella di convincere la gente che la propria tristezza nel mese di gennaio avesse un fondamento scientifico e che l'unico modo per scacciarla fosse organizzare una vacanza. Vari scienziati e studiosi hanno evidenziato poi la totale mancanza di un criterio matematico alla base dell'equazione del Blue Monday. Tuttavia la "trovata" ha avuto una certa fortuna negli anni, tanto'è che in molti continuano a dare importanza a questa data.

Perché siamo tristi 

La tristezza spesso è uno stato transitorio. Può palesarsi per motivi specifici, come la perdita di una persona cara, la fine di una relazione, un fallimento scolastico, la difficoltà a trovare un lavoro, incomprensioni familiari, oppure può non avere una causa apparente, ma essere determinata da un accumulo di fattori. Non dobbiamo inoltre tralasciare il peso di un corretto equilibrio a livello nutritivo nella determinazione del nostro umore e del nostro stato di benessere psicofisico.

Le carenze di alcuni nutrienti specifici possono indebolire la funzione del cervello e della memoria, così come aggravare i livelli di stress, ansia e depressione, compaiono vitamine B, aminoacidi, zinco, magnesio, iodio e ferro. Il ricorso alle piante medicinali è da sempre tra i rimedi più efficaci per ridurre l’ansia e lo stress che spesso sfociano in stati depressivi che, secondo le ultime stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), solo nel 2015 la depressione ha interessato 350 milioni di persone, più dell'intera popolazione degli Stati Uniti o di Brasile e Messico messi insieme. 

Tra i più efficaci troviamo melissa, valeriana, biancospino, guaranà e passiflora, che svolgono un’azione rilassante, riducono le tensioni e inducono quindi al rilassamento e al sonno. La melissa, ad esempio, presenta proprietà antispastiche e sedative, quindi favorisce il benessere mentale; il biancospino ha proprietà sedative e rilassanti, come il Rodiola, la valeriana, che agiscono su alcuni componenti del cervello come alcuni farmaci ansiolitici», spiega il Dr. Luigi Alberto Marrari, Direttore scientifico di Naturalsalus e IMO SpA, Specialista in Farmacologia e membro del Gruppo di Lavoro della Società Italiana di Farmacologia (SIF) in ambito farmacognostico e fitoterapico. 

Cosa fare per ritrovare il buon umore in modo naturale

Ecco quindi 7 consigli per mettere da parte lo stress a favore di un approccio positivo e costruttivo.

1 - Triptofano in versione cioccolato nero. Il cioccolato è un rinomato antidepressivo, e c’è un perché. Il cacao è ricco di triptofano e teobromina, che stimolano le endorfine e la produzione di serotonina. Ovviamente bisogna sempre selezionare con cura il cioccolato che mangiamo, che deve essere rigorosamente fondente, almeno 75%, e con un basso contenuto di zuccheri. Anche la soia è una buona soluzione, oltre ad essere un’importante fonte di proteine vegetali.

2 - Mangiare uova e frutta secca, in alto l’umore. Ebbene sì. Le uova sono ricche di vitamina D e quando manca la luce solare il nostro corpo sente la mancanza della famosissima e importantissima vitamina del sole. Ricordarci di aggiungerle sempre alla nostra dieta settimanale ci aiuterà a mantenere alti i livelli di vitamina D nel nostro organismo. Mentre noci, mandorle, ma anche datteri e fichi secchi sono ricchi di magnesio, prezioso alleato per resistere allo stress.

3 - Pesce azzurro per un pieno di omega 3. Anche il pesce azzurro, come ad esempio l’aringa, è un ottimo aiuto per aumentare i livelli di serotonina, grazie all’alta presenza di acidi grassi omega 3.

4 - Metti un po’ di peperoncino. Per stimolare la produzione di endorfine, chi meglio del peperoncino e dei cibi piccanti. Ed è tutto merito della capsaicina, che genera una sensazione di piacere nell’organismo.

5 - Correre! Mantenere il corpo attivo aiuta a recuperare il buonumore. Correre, in particolare, stimola la produzione di endorfina e dopamina. Ma non è solo questo. Quando si corre ci si trova a tu per tu con il proprio corpo, si raggiungono obiettivi, che rafforzano e consolidano la forza interiore, trasmettendo una sensazione generale di appagamento.

6 - Una sana routine del sonno. Dormire bene è importantissimo per l’umore, così come dormire un numero di ore sufficienti. Andare a dormire prima di mezzanotte, sempre più o meno alla stessa ora, dopo aver terminato la digestione e senza dispositivi elettronici, ma con un buon libro, ci aiuterà a ridurre i nostri livelli di stress, ipersensibilità e irascibilità.

7 - Depurare, rilassare ed energizzare. Disintossicare e depurare il proprio organismo è l’ideale quando ci sentiamo particolarmente stanchi e spossati.  L’approccio ideale e corretto per effettuare il cosiddetto “drenaggio” o “depurazione” degli organi emuntori, usata in Medicina da oltre un secolo, è una semplice tecnica che ha il fine di indurre una lieve stimolazione degli organi emuntori quali il fegato, cistifellea, intestino e reni permettendo o facilitando il fenomeno di eliminazione e “disintossicazione” messo in atto dall’organismo mediante l’utilizzazione di una sostanza biotica o di un fitopreparato composto con effetto sinergico su diversi organi emuntori. 

Per un effetto detox efficace bisogna innanzitutto eliminare tutti quegli alimenti grassi non necessari al nostro organismo: primi fra tutti i dolci, soprattutto se confezionati, ma anche i cibi fritti, le bevande gassate e quelle alcoliche. Inoltre, non dimenticare mai di bere abbondante acqua durante tutta la giornata: il corpo va idratato ogni giorno bevendo almeno due litri di acqua, ma quando si vuole ottenere un effetto detox è bene introdurre una quantità maggiore di liquidi (tra i 2,5 e i 3 litri quotidiani), per favorire l’eliminazione di scorie e tossine dal sistema linfatico e, di conseguenza, lo smaltimento dei ristagni di liquidi che causano la cellulite. 

Via libera quindi a tisane, decotti e infusi a base di erbe come ortica, betulla, menta, tarassaco, bardana, piccioli di ciliegia, semi di finocchio e di anice verde, come anche il tè bianco, ottimo antiossidante, in grado di mantenere basso il tasso di colesterolo. Due o tre bicchieri di succhi, centrifugati o frullati al giorno completeranno l’apporto idrico, naturalmente sempre senza zuccheri aggiunti.

Il giorno più felice

Ma se esiste il giorno più triste, deve pur esserci anche il giorno più felice dell'anno. Sempre Cliff Arnal infatti ha stabilito il calcolo per rintracciare la data più positiva dell'anno, che tende a cadere sempre nel periodo del solstizio d'estate (che quest'anno sarà mercoledì 21 giugno).

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