Idee ed eventi per valorizzare il piatto tradizionale: nasce la Confraternita del cappelletto ravennate
La promessa della Confraternita è quella di custodire nel tempo le più antiche tradizioni romagnole e di tramandare, preservando in primis, la tipicità del cappelletto ravennate
Un altro omaggio al re della tavola ravennate: il cappelletto. E’ quello che viene sancito dalla Confraternita del cappelletto ravennate, insediatasi ufficialmente il primo giugno nella sede sociale di via Battuzzi a Ravenna. Frutto di una libera iniziativa di una trentina di donne e uomini, che condividono gli stessi valori fondanti, la Confraternita è un’associazione senza scopo di lucro, che si propone di esercitare attività di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Presidente è stato nominato Gianni Frusciante, il vicepresidente è Marcello Cristofori, mentre i 30 ispiratori sono anche i primi associati.
La confraternita aderisce poi ad un più ampio collettore di associazioni denominata FICE (Federazione italiana delle confraternite enogastronomiche), che annovera ben più antichi e blasonati sodalizi, e ne sposa appieno i principi fondanti. Nel corso della serata di insediamento sono state portate idee di iniziative ed eventi da organizzare in futuro per valorizzare ulteriormente il cappelletto. Al termine della serata, Confratelli e Gran Maestro si sono dati commiato, rinnovando la promessa di custodire nel tempo le più antiche tradizioni romagnole e di tramandare, preservando in primis, la tipicità del cappelletto ravennate. Cappelletto che è stato, e non poteva essere diversamente, protagonista della cena finale.