Lotta agli sprechi alimentari: oltre 1 ravennate su 4 usa le app per fare la propria parte
Uno studio approfondito sul nostro territorio rivela le abitudini sostenibili dei ravennati: il 32% congela il cibo che non consuma subito, il 51% fa la lista della spesa per comprare solo il necessario
Sono sempre di più, anche a Ravenna, gli abitanti che cercano di stare attenti a contenere gli sprechi alimentari, una sensibilità che è aumentata anche grazie alle moderne tecnologie. Lo rivela uno studio dell’Osservatorio Reale Mutua dedicato all’agricoltura e alle abitudini d’acquisto attraverso un’indagine condotta specificatamente sui cittadini ravennati.
Da questo studio si viene a scoprire che oltre 1 ravennate su 4 (26%) si dice interessato alle app che permettono di comprare a prezzi inferiori prodotti agroalimentari invenduti o imperfetti o prossimi alla scadenza, mentre un ulteriore 23% ha già avuto esperienza di questi strumenti. Oltre alle app, i ravennati cercano di limitare gli sprechi anche con metodi più tradizionali: il 60% dichiara di controllare sempre le scadenze dei prodotti agroalimentari, il 51% investe tempo per fare dettagliate liste della spesa così da comprare solo il necessario e oltre uno su cinque (21%) fa più volte la spesa in settimana per evitare di accumulare troppi prodotti in casa.
Anche per quanto riguarda la conservazione degli alimenti, i ravennati usano strategie semplici ma efficaci, come conservare e, quando possibile, congelare il cibo che non si consuma subito (32%). Una coscienza, questa, che abbraccia anche i prodotti “meno belli” a vedersi: ben il 53% non trova problemi nell’acquistare di norma prodotti dell’agricoltura con piccole imperfezioni, come frutta e verdura con ammaccature o dimensioni diverse da quelle tradizionali. Anzi: per oltre uno su quattro (26%), i consumatori sono oggi troppo esigenti nel volere solo prodotti perfetti.
Ma l’attenzione alla sostenibilità è una “richiesta” che i consumatori fanno alle stesse aziende, tanto che quasi uno su due (45%) tende a premiare nei suoi acquisti quelle che si mostrano più sensibili. Perché oggi le imprese, confermano gli abitanti di Ravenna, hanno una grande responsabilità verso l’ecosistema ambientale e sociale. Ma in che modo possono fare la propria parte? Il 43% ritiene che sia importante che i produttori ottimizzino l’uso di risorse energetiche e idriche mentre per il 38% le aziende potrebbero trovare canali di vendita dedicati per i prodotti imperfetti per ridurre gli sprechi mentre. Il 32% vede nelle campagne di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico l’attività più importante e un ulteriore 21% pensa a iniziative che coinvolgano produttori e associazioni a sostegno dei meno abbienti, coniugando così la lotta allo spreco all’aiuto dei più deboli.
“Gli italiani tradizionalmente hanno una grande cultura del cibo che, come mostrano i risultati del nostro Osservatorio, si combina con la crescente sensibilità verso la sostenibilità ambientale e sociale. Un binomio, quello tra qualità e sostenibilità, che rappresenta il presente e il futuro di un settore fondamentale per il nostro Paese come quello dell’agricoltura”, commenta Michele Quaglia, direttore commerciale e brand del gruppo Reale Mutua.