"La Romagna non è un bancomat": al via una petizione di romagnoli per chiedere interventi concreti dopo l'alluvione
"Vanno adeguate le risorse stanziate ed è necessaria l'immediata nomina del commissario straordinario per l'emergenza"
I romagnoli si sono rimboccati le maniche per reagire al dramma dell'alluvione e tornare, per quanto possibile, alla vita di tutti i giorni. Ma adesso chiedono risposte concrete. È la sintesi di un messaggio di un gruppo di cittadini, tra le vittime della piena, preoccupati dal destino del territorio. Per questo hanno lanciato una petizione online chiedendo interventi immediati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e a tutto il Governo.
"Stanchi di attendere risposte concrete dal Governo, non rimaniamo con le mani in mano ma lanciamo questa petizione", scrivono in una nota."In ballo c'è il futuro della nostra terra. Chiediamo a tutte le cittadine e cittadini di questo Paese di unirsi a noi". Nella lettera aperta che accompagna la petizione ricordano quanto il territorio abbia subito un colpo durissimo, che ha messo in ginocchio privati e aziende.
Ma nonostante questo, si prosegue, tutti si sono rimboccati le maniche, supportati da enti locali, protezione civile, esercito, associazioni e centinaia di volontari. "Ma la Romagna non ha il bancomat e, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha bisogno questa volta della solidarietà concreta di tutto il Paese per risollevarsi, per ricostruire in termini corretti, per mettere in sicurezza il proprio territorio adeguando tutte le strutture ai cambiamenti climatici in atto".
Al Governo si chiede "di adeguare sostanzialmente le risorse stanziate con il primo decreto alle reali esigenze per rimborsare al 100% i danni privati e pubblici subiti e per una corretta ed efficace ricostruzione e messa in sicurezza del territorio" e "di nominare con la massima urgenza un Commissario Straordinario per accelerare tutte le procedure e per definire, insieme alla Regione, alle Province e ai Comuni, le priorità e i criteri per un’equa distribuzione delle risorse via via disponibili".
"Inoltre chiediamo alla Regione e agli enti locali di proseguire nell’opera di assistenza alle famiglie più colpite, di completare la quantificazione dei danni subiti, il coordinamento degli interventi urgenti di ripristino, di corretta e rapida progettazione degli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza, il rafforzamento, unitamente al Governo e alla UE, dell’impegno per contrastare i cambiamenti climatici in atto".