"A rischio il futuro dei campi da tennis di Marina di Ravenna"
Se l’attuale indicazione degli uffici Urbanistici del Comune di Ravenna dovesse venire confermata in Consiglio Comunale, si metterà a forte rischio la sopravvivenza del circolo Tennis presente nella località balneare di Marina di Ravenna, in viale delle Nazioni. Scaduto il primo Poc (Piano operativo Comunale) nel marzo 2016, senza che nessun progetto venisse presentato sull’area, il Comune come da normativa ha ripianificato l’area, secondo noi giustamente, classificandola come “verde pubblico attrezzato sportivo ” e riconoscendo in questo modo l’attività sportiva esistente. Nella fase di adozione del secondo Poc due osservazioni (id 2850 e 2853) chiedono il ripristino dell’edificabilità extra-sportiva all’interno dell’area, la prima presentata dall’Autorità di sistema Portuale e la seconda dal legale rappresentante della Sport in Riviera srl. Quello che preoccupa è il parziale accoglimento da parte degli uffici comunali: se non vi saranno ripensamenti, si andrà alla votazione in Consiglio comunale in cui potrebbe essere consentito, tramite il cambiamento della destinazione da “verde pubblico” a “verde privato”, di usufruire della potenzialità edificatoria dell’area (calcolata in circa 800 metri quadri) al fine di un uso “ricettivo”. Questa è mancanza totale di buon senso e di attenzione alle esigenze della collettività. Se si crede che il circolo tennis debba essere mantenuto, per ciò che rappresenta per il paese, gli si deve dare la possibilità di sfruttare la potenzialità edificatoria per strutture sportive e non per uso ricettivo di cui Marina di Ravenna è satura. La decisione di mantenere la destinazione urbanistica a verde pubblico sarebbe, secondo noi, la soluzione migliore che permetterebbe all’attuale impianto gestito con fatica ma molto bene da una Asd di continuare a sopravvivere facendo anche investimenti che farebbero crescere il centro. Con il cambio di destinazione chi investirebbe più nell’impianto sportivo sapendo che potrebbe, da un momento all’altro, perdere uno o due campi da gioco per far posto agli 800 metri quadri di ricettivo? Chiediamoci: Marina di Ravenna ha bisogno di centri di aggregazione sociale per i ragazzi come un impianto sportivo o di un altro spazio per fare del cosidetto “ricettivo”? Secondo noi va tutelata, in questo caso, l’attività sportiva con tutto quello che rappresenta e non una mera speculazione edilizia di cui Marina di Ravenna ha già pagato il conto. L’area non è di grandi dimensioni e non ha la possibilità di far convivere ricettivo e sportivo pubblico insieme. Attualmente il circolo tennis, con i suoi campi anche da calcetto, rappresenta un punto di riferimento sportivo per tutto l’abitato di cui non ci si può privare. Il turismo tanto decantato si sorregge anche grazie a un offerta variegata in cui le attrezzature sportive presenti fanno la loro parte nell’incentivare il turista a scegliere una località invece che un'altra. La priorità è quindi quella di mantenere, senza nessuna interferenza “ricettiva”, l’impianto sportivo incentivando una prospettiva di crescita tutta rivolta allo sport. Di conseguenza si spera nel buonsenso in prima istanza degli uffici urbanistici e, in seconda battuta, dei consiglieri comunali. Mecoledì 6 giugno al bagno Marabou a Marina di Ravenna alle 19.30 approfondiremo la questione.
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