Colto da un malore in ospedale, il ringraziamento allo staff: "Mi hanno salvato la vita"
Un grazie infinito per avermi riacceso la luce degli occhi e riconsegnato ai piaceri della vita terrena. Carissimi Gabriella Negrini e Giordano Fetonti, era il 7 settembre, voi eravate impegnati al Centro Prelievi della Onco-Ematologia. Io quella mattina avrei dovuto fare gli esami propedeutici per la terapia Dara Sc del pomeriggio. Stavo benone in generale. Ho fatto in auto la solita strada Forlì-Ravenna. Dopo aver parcheggiato nell'area lato via Randi e aver raggiunto a piedi il Day Hospital Ematologico, ho accusato un improvviso e forte dolore al petto e una sudorazione abbondante. Ho capito che si trattava di qualcosa di importante. Ne ho parlato a Gabriella che era impegnata a dare le consegne a Francesca, quindi ho atteso il mio numero per il prelievo, ma giunto alla prima postazione Giordano, accortosi immediatamente del mio stato, ha attivato il 118 e anzi, su suggerimento di Gabriella (accortisi della gravità), mi hanno disteso su una barella vicina e di corsa mi hanno trasferito al vicino pronto soccorso (percorrendo in pochi minuti il corridoio interno), consegnandomi agli infermieri e ai medici in presidio, nel frattempo allertati. La narrazione prevederebbe anche quello che é successo dopo a cura del dottor Manfredi Arioti, ma mi voglio fermare qui per ringraziare di cuore Gabriella e Giordano che con la loro competenza e generosità hanno efficacemente contribuito a recuperare una situazione molto grave, come i medici della Emodinamica hanno poi riferito. Un grazie infinito per aver deciso di portarmi direttamente al pronto soccorso senza attendere i barellieri (pochi minuti di ritardo forse avrebbero vanificato ogni sforzo per tenermi in vita). Cari Gabriella e Giordano, la vostra responsabilità e generosità, insieme alle competenze del dottor Arioti e della sua equipe Emodinamica, hanno fatto la differenza. Grazie, grazie, grazie.
Ivan Mazzotti